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“Il talento non basta, servono dedizione, sacrificio e voglia di superare i momenti difficili”

5 aprile 2024 | 12:01
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“Il talento non basta, servono dedizione, sacrificio e voglia di superare i momenti difficili”
Filippo Volandri e Roberta Vinci

La “ricetta” di Roberta Vinci, una delle tenniste italiane più forti di sempre, ieri a Cuneo insieme al capitano di Davis Filippo Volandri ai “Dialoghi sul Talento” di Fondazione CRC

“Il talento da solo non basta, sono indispensabili anche dedizione, sacrificio e voglia di superare i momenti difficili. Io sono andata via di casa a 13 anni per inseguire il sogno di diventare una tennista, senza naturamente avere alcuna certezza che ciò sarebbe davvero avvenuto perchè i fattori che servono per fare una giocatrice professionista sono tantissimi”. Lo ha detto ieri a Cuneo l’ex tennista Roberta Vinci, ospite insieme a Filippo Volandri dei “Dialoghi sul Talento” di Fondazione CRC. “Io sono arrivato al tennis per caso – le ha fatto eco il capitano della squadra italiana di Coppa Davis – perchè era lo sport che praticava mia sorella. Io avevo la metà del talent di Roberta, ma ognuno di noi ha talenti diversi e deve cercare di valorizzare quelli che ha. Spesso si sente dire che Federer aveva più talento di Nadal, in realtà sono due grandissimi, ma diversi, talenti”.

In uno Spazio Varco gremito i due ex tennisti italiani (entrambi tra i migliori interpreti dello sport con la racchetta nella storia del nostro paese) hanno dato vita  al primo appuntamento della rassegna “Vite da atleta: storie e numeri di sport e talento”, organizzata da Fondazione CRC per celebrare lo sport e il talento sportivo nell’anno delle Olimpiadi, moderato dal giornalista de “La Stampa” Lorenzo Tanaceto. Un appuntamento che ha fatto seguito all’inaugurazione di ““Il tennis a Cuneo dal 1928”, mostra di racchette d’epoca donata alla Fondazione CRC dallo sportivo e collezionista cuneese Sergio Parola , esposta e visitabile nei corridoi del Palazzetto dello Sport di Cuneo. Nel 2019, Sergio Parola ha ceduto alla Fondazione CRC la sua ricca collezione di cimeli tennistici, tra cui oltre cinquanta racchette, trofei, stampe e libri d’epoca, nell’ambito del progetto Donare, nato con l’obiettivo di rilanciare la cultura del dono in provincia di Cuneo e attirare donazioni da parte di privati, da valorizzare nel tempo, a favore dell’intera comunità.

Il prossimo appuntamento della rassegna è in programma per lunedì 8 aprile alle 16.30 al Rondò dei Talenti (via Luigi Gallo, 1) dove verrà presentato il Quaderno 46 della Fondazione CRC, dal titolo “Occhio allo sport. Ruolo, impatto e prospettive dell’attività fisica e sportiva“. L’evento vedrà la partecipazione di Sara Curtis, giovane nuotatrice di Savigliano che prenderà parte alle Olimpiadi di Parigi 2024, e sarà moderato dal giornalista Gabriele Destefanis. Il Quaderno 46, coordinato dall’Ufficio Studi e Ricerche di Fondazione CRC e realizzato insieme alla squadra di ricerca del Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive (SUISM) dell’Università di Torino, ricostruisce le definizioni e le dimensioni attuali del settore sportivo, fornendo le più aggiornate indicazioni utili alla promozione di uno sport sempre più accessibile, sostenibile e inclusivo.