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Cuneo, al Santa Croce inaugurata la nuova colonna videolaparoscopica

12 aprile 2024 | 10:57
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Cuneo, al Santa Croce inaugurata la nuova colonna videolaparoscopica

Donata da Fondazione CRC. E’ la terza apparecchiatura in dotazione del blocco operatorio dell’Azienda Ospedaliera 

Cuneo. E’ stata inaugurata ieri (giovedi 11 aprile)  la nuova colonna videolaparoscopica, del valore di oltre 200 mila euro, donata all’Azienda Ospedaliera S. Croce e Carle dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo rappresentata, per l’occasione, dal vice presidente Enrico Collidà.

Il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Livio Tranchida è presente con il direttore sanitario Giuseppe Coletta: “Ringrazio di cuore la Fondazione CRC per la generosità che continua a dimostrare nei confronti dell’Azienda Ospedaliera. L’adeguamento tecnologico costante è un nostro obiettivo e consente ad équipe altamente professionali di intervenire in sala in condizioni ottimali anche per affrontare casi di elevata complessità, garantendo al paziente sicurezza e qualità delle prestazioni.  Una terza colonna a disposizione delle diverse Specialità del dipartimento chirurgico, unitamente alla dotazione dell’ospedale di una sala ibrida e del robot, offre il top digamma oggi presente sul mercato alle diverse équipe impegnate contemporaneamente in più interventi di sala.”

La nuova colonna conta diverse prerogative. Le elenca il direttore del dipartimento Chirurgico e direttore della Ginecologia e Ostetricia Andrea Puppo: “Ad esempio, consente una visione in 3D, molto raffinata per l’analisi delle strutture anatomiche con grande definizione. Anche l’esito dell’utilizzo del verde indocianina, il tracciante fluorescente che serve ad individuare il linfonodo sentinella, ne trae beneficio. Questo ulteriore macchinario conferma l’altissimo livello della chirurgia multispecialistica del nostro blocco operatorio.” 

Concorda il direttore della Chirurgia generale, Dario Ribero che puntualizza: “Il verde indocianina, è utilizzato moltissimo in chirurgia generale perché aiuta nella valutazione della perfusione dei lembi chirurgici e un videolaparoscopio, che è un’apparecchiatura ad altissima risoluzione, rappresenta un aiuto fondamentale. Inoltre la visione in 3D riporta gli umani in quella che è la loro dimensione naturale.”