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PD piemontese dopo la candidatura di Cirio: “La destra è spaventata, lavoriamo per vincere”

1 marzo 2024 | 09:01
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PD piemontese dopo la candidatura di Cirio: “La destra è spaventata, lavoriamo per vincere”

Il segretario regionale dem Domenico Rossi ha invitato il centro-sinistra ad accelerare i tempi nell’ottica di una coalizione più ampia possibile, soprattutto a seguito della vittoria del centro-sinistra unito in Sardegna.

Sono parole di entusiasmo e invito alla compattezza quelle che provengono dal segretario regionale del Partito DemocraticoDomenico Rossi in vista delle Elezioni Regionali che si svolgeranno il prossimo giugno in Piemonte. Un invito a credere nei propri mezzi rivolto a tutto il centro-sinistra che è stato determinato soprattutto dalla vittoria di Alessandra Todde in Sardegna e della conseguente perdita di fiducia da parte del centro-destra che non a caso ha candidato in tre delle Regioni in cui si voterà prossimamente, gli stessi governatori uscenti: Vito Bardi in Basilicata, Donatella Tesei in Umbria e Alberto Cirio in Piemonte. Una scelta che è apparsa come conservativa agli occhi dei dem.

L’ufficializzazione della candidatura di Cirio in Piemonte, insieme alla conferma di Bardi in Basilicata e Tesei in Umbria è un ulteriore elemento che ci deve spingere verso la necessità di accelerare i tempi anche nell’ambito del centro-sinistra nell’ottica della più ampia unità possibile. – ha infatti dichiarato Rossi, commentando l’ufficializzazione della candidatura di Cirio, arrivata ieri – Dopo la Sardegna la destra teme l’effetto valanga e serra i ranghi. Noi non dobbiamo cullarci sugli allori, ma al contrario lavorare per vincere in tutte le regioni in cui si va al voto, senza perderci in distinguo identitari e senza allungare ulteriormente i tempi: qualunque altro atteggiamento favorirà la destra.

Il Partito Democratico piemontese continua a lavorare per una coalizione che sia il più ampia, giusta e competitiva possibile, che metta al centro i punti di unione a partire dalla difesa e dal rilancio della sanità pubblica, sempre più in crisi anche per le scelte della destra che guida il governo e la regione. C’è la necessità politica ampliare il tavolo della coalizione a tutte le forze politiche alternative alla destra meloniana come Azione, Italia Viva e Movimento 5 stelle. Mi auguro, a proposito, che le parole di Calenda sulle regionali siano un viatico affinché in Piemonte si possano rivedere alcune scelte annunciate nei mesi scorsi. 

Il Presidente Cirio ha dichiarato che vuole continuare a fare ciò che ha cominciato… Sarebbe negativo per il Piemonte e spetta alle forze politiche di centro-sinistra fare di tutto perché ci sia in campo un’alternativa forte e credibile. Non “contro”, ma “per” una sanità pubblica efficiente, trasporti pubblici funzionanti, tutela dell’ambiente, difesa dei cittadini più fragili. Chi non lo comprende condannerà il Piemonte ad altri 5 anni in cui su ciascuno di questi temi si farà il contrario di quello che dovrebbe essere fatto. I piemontesi non lo meritano“.