sabato 2 marzo

Il Buongiorno di Cuneo24

2 marzo 2024 | 07:55
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1896 Becquerel scopre la radioattività

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:00 e tramonta alle 18:23. Durata del giorno undici ore e ventitre minuti. Fase lunare: ultimo quarto.

Santi del giorno
San Quinto il taumaturgo, confessore.
Sant’Agnese di Boemia, principessa, badessa.
San Troade, martire.

Avvenimenti
537 – Inizia l’Assedio di Roma.
629 – Maometto compie a La Mecca la ʿUmrat al-qaḍāʾ.
1818 – L’archeologo italiano Giovanni Battista Belzoni scopre l’ingresso della Piramide di Chefren.
1896 – Becquerel scopre la radioattività. Lo scienziato francese si accorse per primo dell’esistenza di un fenomeno naturale che, se governato o indotto artificialmente, avrebbe fornito utili strumenti di indagine alla chimica e alla medicina. In caso contrario, veniva a costituire un pericolo letale per l’uomo. Antoine Henri Becquerel si avvicinò alla scienza da figlio d’arte: padre e nonno erano stati entrambi fisici di chiara fama e avevano insegnato al Muséum national d’histoire naturelle di Parigi. Dopo aver completato la carriera universitaria in scienze (alla prestigiosa École Polytechnique) e in ingegneria, Becquerel iniziò a dedicarsi agli studi di ottica e in seguito all’assorbimento della luce nei cristalli. La scoperta dei raggi X nel 1895, da parte di Wilhelm Conrad Röntgen, lo indirizzò a esperimenti sulle relazioni esistenti fra raggi X e fluorescenza. Partì osservando la fluorescenza dei minerali di uranio che, esposti alla luce solare, erano in grado di impressionare una lastra fotografica in carta nera, posta nelle vicinanze. La scoperta sensazionale fu nel constatare che lo stesso fenomeno si era verificato con il cristallo e la lastra chiusi in un cassetto. Ciò era dovuto alla presenza di radiazioni invisibili sui minerali di uranio, che portarono lo scienziato francese a concludere che la radiazione era un evento naturale e non necessariamente indotto da una fonte di energia esterna, sia essa luce solare o altra fonte artificiale. Espose i risultati dei suoi studi all’Accademia francese delle Scienze, il 2 marzo del 1896. Da qui si cominciò a parlare in Fisica di radioattività, originata dalla disintegrazione, spontanea o provocata, di un nucleo atomico con conseguente emissione di radiazioni elettromagnetiche. Un contributo prezioso venne dai coniugi Pierre e Marie Curie che, analizzando diversi campioni di pechblenda (una delle principali fonti naturali di uranio) ridotti in polvere, scoprirono che non avevano lo stesso livello di radiazioni. Quest’ultimo era di gran lunga più elevato in presenza di due elementi, che furono in seguito denominati polonio (in onore alle origini polacche di Marie) e radio (così chiamato per la sua intensa radioattività). Le vite di Becquerel e dei Curie s’incrociarono quando nel 1903 fu assegnato loro il Nobel per la Fisica, per gli «straordinari servigi che essi hanno reso grazie alle loro ricerche congiunte sui fenomeni di radioattivi scoperti dal Professor Henri Becquerel». Una motivazione che riconobbe il primato dello scienziato francese, il cui nome (bequerel, simbolo bq) fu adottato dal Sistema internazionale come unità di misura della radioattività. Le radiazioni sono adoperate in tutti i campi della scienza e della tecnica. Tra le applicazioni più note si annoverano quelle mediche, che vedono i raggi X utilizzati come strumento diagnostico e terapeutico della radiologia. Una delle applicazioni più recenti riguarda la genetica, che sfrutta le radiazioni come agenti mutageni, dando vita a varietà e razze con caratteristiche nuove. L’uomo è continuamente esposto a radiazioni naturali, che possono essere innocue o nocive, queste ultime in grado di incidere profondamente sui tessuti biologici, a seguito di una forte esposizione. Tra gli elementi cancerogeni più diffusi in natura c’è il radon, gas rilasciato dal terreno o da materiali edilizi di origine vulcanica come il tufo che, accumulandosi in locali chiusi, diventa pericoloso. Recenti stime individuano nel radon la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta.

Nati in questo giorno
Modibo Diakité – Nato a Bourg-en-Bresse (nella regione del Rodano-Alpi, in Francia), è un calciatore francese, di ruolo difensore, con passaporto maliano. Dopo un’esperienza nelle giovanili della Sampdoria e nella Primavera del Pescara, nell’estate 2006 approda alla Lazio. Nei primi anni in maglia biancoceleste non trova molto spazio, complici vari infortuni. Nel campionato 2011/12, totalizza invece 25 presenze con una rete. Nella stagione successiva, e con il cambio dell’allenatore, non trova spazio tra coloro che scendono in campo (solo una presenza in Coppa Italia). Con i biancocelesti vince, partendo nell’undici titolare, la Supercoppa italiana 2009. Nel giugno 2013 diventa un calciatore della squadra inglese del Sunderland ma, in occasione della sessione invernale del calciomercato, torna in Italia per giocare nella difesa della Fiorentina. Nel settembre 2014 rescinde il contratto e si trasferisce al Deportivo de La Coruña, con cui scende in campo solo tre volte. Nel successivo mese di febbraio, da svincolato, trova un accordo con il Cagliari. Nel successivo campionato indossa la maglia del neopromosso Frosinone, ma al termine del mercato invernale 2016 torna a giocare con quella blucerchiata della Sampdoria (otto le presenze). Nel gennaio 2017 diventa un tesserato della Ternana in serie B fino a fine campionato. Nel successivo mese di ottobre firma un contratto con il Bari, ma dopo il fallimento di quest’ultima ritorna nella squadra umbra fino al termine della stagione 2021/22, quando rimane svincolato. Nel successivo mese di ottobre si trasferisce alla Roma City, in serie D. Compie 37 anni.
Jon Bon Jovi – Musicista poliedrico, è tra i big del rock mondiale, nello specifico del genere hair metal che ha reso popolare con la sua omonima band. Nato a Perth Amboy, nel New Jersey, come John Francis Bongiovi Jr, imbraccia la chitarra a 10 anni, fondando il primo gruppo tre anni dopo. Nel 1984 inizia l’avventura dei Bon Jovi, formazione che lo porta all’apice della notorietà nella seconda metà degli anni Ottanta e all’inizio dei Novanta. Cavalli di battaglia come Livin’ on a Prayer, “You Give Love a Bad Name”, “Always” e “It’s My Life”, trascinano i quindici album della band (l’ultimo nel 2020 dal titolo proprio 2020), facendo vendere oltre 140 milioni di copie nel mondo. Apprezzato anche come attore, John figura in diversi film, tra cui Capodanno a New York (2011), e telefilm di successo, su tutti “Sex and the City” ed “Ally McBeal”. Sex symbol riconosciuto dell’universo femminile, è vicino ai meno abbienti con numerose iniziative benefiche. Festeggia 62 anni.

Eventi sportivi
1992 – Il tennista azzurro Pescosolido ottiene il suo best ranking di numero 42 del mondo.

Proverbio / Citazione
Marzo pazzerello esci col sole e rientri con l’ombrello.
“La risolutezza è spesso l’arte della crudeltà tempestiva” Becquerel