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Fratelli d’Italia cuneesi all’Europarlamento di Strasburgo

13 marzo 2024 | 18:01
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Fratelli d’Italia cuneesi all’Europarlamento di Strasburgo

Il capogrupppo del partito in Regione Paolo Bongioanni: «Un viaggio-studio per far incontrare il territorio con l’Europa e conoscere i suoi strumenti e opportunità»

Una delegazione di una quarantina fra sindaci, amministratori, imprenditori e professionisti della provincia di Cuneo ha partecipato lunedì 11 e martedì 12 marzo 2024 alla visita-studio al Parlamento Europeo di Strasburgo organizzata e guidata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Paolo Bongioanni.

La delegazione è stata accolta dall’eurodeputato e capodelegazione di FdI al Parlamento Europeo Carlo Fidanza, che l’ha ospitata in una serie di incontri e visite istituzionali per illustrare gli organi dell’Europarlamento e il loro funzionamento. «Non è stata una visita di cortesia – commenta Bongioanni –ma un vero e proprio viaggio di studio e lavoro.Una due giorni entusiasmante in cui si è potuto respirare e vivere uno spaccato dell’Europarlamento ben diverso da quello che viene rappresentato sui tavoli regionali e locali, e in cui abbiamo riscontrato una grande operatività».

Con Bongioanni sono intervenuti il sindaco di Racconigi Valerio Oderda e il vicesindaco Sandro Tribaudino; il sindaco di Rifreddo Cesare Cavallo e il vicesindaco Elia Giordanino; i sindaci di Boves Maurizio Paoletti, di Valdieri Guido Giordana, di Rocca de’ Baldi Bruno Curti, di Clavesana Luigino Gallo; i consiglieri comunali Sismia Selvaggia Spertino e Samuele Bolassa (Trinità), Chiara Voghera (Cavallermaggiore), Noemi Mallone (Cuneo), Enrico Rosso (Mondovì), Manuel Balbis (Ormea), Alberto Anello (Casteldelfino) e Andrea Pettiti (Racconigi).

Strasburgo la rappresentanza cuneese ha potuto approfondire il funzionamento del processo legislativo e decisionale comunitario e mettere a confronto le esigenze e le problematiche del territorio con gli strumenti messi a disposizione dal Parlamento Europeo, fra cui i fondi comunitari.

«Grazie alla disponibilità dell’onorevole Fidanza – spiega Bongioanni – si sono innestati concreti momenti di confronto riguardo la programmazione dei fondi europei 2021-27, assolutamente importanti e strategici per ciò che potranno riverberare sul territorio piemontese. Dobbiamo essere preparati e pronti per intercettare le risorse destinate all’Italia, che sono veramente tante. Dopo la Polonia siamo la nazione che in questo settennato beneficia delle contribuzioni più alte».

L’ostacolo maggiore resta sempre quello storico: la burocrazia e la lontananza dell’Europa dai problemi reali dei territori e di chi vi opera. «L’Europa – commenta Bongioanni – è una macchina burocratica estremamente complessa e non sempre facile da indirizzare verso gli obiettivi realmente prioritari. Dopo anni di battaglie, questi cominciano finalmente a essere individuati in traguardi meno ideologici ma più concreti e razionali per il territorio. E questo processo richiede un grande sforzo per portare a compimento un vero cambiamento nella mentalità e nel funzionamento degli organismi che guidano l’Europa».

Diventa insomma strategico poter incidere in modo più sensibile non solo nel comparto delle contribuzioni ma anche in quello legislativo: «Questo viaggio di studio – conclude Bongioanni – ci ha anche dato conferma di quanto sia complesso il processo di formazione delle norme europee, e di quanto diventi per questo determinante su partite che vanno a impattare in modo pesantissimo sul nostro sistema produttivo ed economico».

Insieme all’onorevole Carlo Fidanza il ringraziamento particolare di Bongioanni e della delegazione va alla signora Barbara Bianchi che l’ha accompagnata nel viaggio e nel programma di incontri.