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Fondazione CRC, a sorpresa si candida il Cavaliere di Gran Croce Giuseppe Piumatti

24 marzo 2024 | 15:54
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Fondazione CRC, a sorpresa si candida il Cavaliere di Gran Croce Giuseppe Piumatti

Il patron di Gruppo Piumatti – Bra Servizi: “Con questo passo in avanti vorrei esortare altre personalità della Granda a partecipare ai bandi per un rinnovamento vero. Mi chiedo anche
se sarà mai possibile un Consiglio a costo zero”

Nelle acque agitate delle nomine per il rinnovo dei vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, entra una variabile imprevedibile: il Cavaliere di Gran Croce Giuseppe Piumatti, patron del Gruppo Piumatti Bra Servizi, l’azienda leader nei servizi ecologici, che si avvia a festeggiare i suoi primi 35 anni di attività.

“Ho deciso di partecipare al bando per il rinnovo delle cariche nella Fondazione CRC – conferma il noto imprenditore di Bra -, per questo ho spedito la documentazione necessaria e leggendo i requisiti richiesti ai partecipanti, direi che con la mia esperienza ho le caratteristiche giuste affinché la mia candidatura venga presa in considerazione. Vedremo”.

Una decisione che arriva come un fulmine a ciel sereno, in un balletto di nomine che, al di là degli ultimi confronti e trattative, pare comunque già ben delineato. “Infatti, proprio per questo ho deciso di partecipare al bando – spiega il Cavaliere di Gran Croce Piumatti -. Ad ogni rinnovo vedo sempre gli stessi nomi: possibile che una volta anche in Granda, non si possa fare un passo lontano da ciò che già si è visto e già si conosce? A guardarlo dall’esterno, tra i vari enti che rinnovano i loro consigli, mi pare un gioco di scacchi, con persone già note che occupano gli incarichi più prestigiosi. Sia chiaro, assolutamente niente contro gli attuali consiglieri dei quali guardo con stima l’esperienza lavorativa e di vita. Tutto sommato, però, non vedo nulla di così straordinario che non permetta di aprire anche altri orizzonti, con idee fresche e nuove, per un avvicendarsi che in ogni  settore è – o per lo meno dovrebbe essere – la norma. Sono certo che ci sono altri imprenditori e persone della società civile di valore e meritevoli di essere annoverati in questi ruoli. Soggetti di spicco, che hanno dalla loro parte i fatti, ma chissà forse non gli appoggi giusti per occupare prestigiose cariche. Inoltre spero vivamente che presto qualcuno dia il buon esempio occupando gratuitamente l’incarico. Sono consapevole che è necessario stimolare altri candidati a partecipare ma è anche vero che questo elenco di nomi predefiniti, che circolano già anni prima della scadenza del Consiglio, non stimolano l’intraprendenza di quelle grandi personalità che hanno fatto e fanno onore al nostro territorio. Per questo voglio smuovere le acque e creare nuove opportunità per le future generazioni. Da imprenditore rivoluzionario quale sono, amo vedere e quindi realizzare quello che spesso gli altri considerano “sopra le righe del pensare comune”. Ma se anche io avessi avuto quel “pensiero comune”, con molta probabilità oggi non sarei a capo di
una azienda con centinaia e centinaia di dipendenti”.