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Cronaca
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Don Domenico Ricca è “tornato alla casa del Padre”

4 marzo 2024 | 15:18
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Don Domenico Ricca è “tornato alla casa del Padre”

Originario del cuneese, da tutti conosciuto come Mecu, il salesiano è stato per 40 anni cappellano del Ferrante Aporti

Don Domenico Ricca, per tutti “Mecu”, è tornato alla casa del Padre sabato 2 marzo.

77 anni originario del cuneese, è stato per oltre quarant’anni cappellano del carcere minorile Ferrante Aporti di Torino.

Tanti in queste ore lo hanno ricordato anche sui social. Giulia scrive: “Un uomo speciale con il quale era un piacere condividere tratti di strada. Il Paradiso lo accolga.” E ancora Giulio: “Ciao Meco, l’oratorio e gli Animatori ti ricordano con tanto affetto. Grande salesiano sempre pronto ad ascoltare e a sorridere insieme. Educatore dei ragazzi più fragili all’interno delle carceri. Portavi don Bosco a tutti quelli che ti incontravano. Grazie per tutto ciò che ci hai donato”. Si unisce Dario: “Uno sguardo severo che si scioglieva in un sorriso gentile. Mecu ha dedicato la vita ai “ragazzi dentro”. Una volta mi disse che dietro alle sbarre aveva imparato a non giudicare. E poi mi raccontò un episodio, ricordo ancora le sue parole: “Il papà di un ragazzo omicida mi ha chiesto: padre dove abbiamo sbagliato? Io non gli ho risposto niente, l’ho abbracciato e abbiamo pianto insieme. Ciao Mecu.”

I Salesiani d’Italia lo ricordano con affetto e profonda riconoscenza “è stato tra i primi a credere che il Terzo Settore potesse diventare un interlocutore delle istituzioni per il bene degli ultimi. Ha fondato Salesiani per il Sociale, che ha presieduto per diciotto anni, è stato tra i fondatori del Comitato piemontese del Forum del Terzo Settore, ha incoraggiato e poi seguito la nascita del Tavolo Ecclesiale del Servizio Civile. “Ero carcerato e mi avete visitato”: una delle attività pastorali di don Mecu è stata la cappellania dell’IPM Ferrante Aporti (La Generala dove Don Bosco iniziò la sua missione) per 40 anni, durante i quali ha lavorato instancabilmente al fianco dei ragazzi: è stato loro amico, come Don Bosco. I più poveri, i più abbandonati: i suoi prediletti.
Certi che sia stato accolto in Paradiso da Don Bosco e Maria Ausiliatrice.”

Oltre ai confratelli lascia i familiari tra cui una sorella suor Orazia, suora Giuseppina a Cuneo.

La salma è esposta da oggi, lunedì 4 marzo alla casa funeraria di “Euro funerali” in via Sestiere 21 a Torino dalle 8 alle 18, il rosario sarà martedì 5 marzo alle ore 20.30 nella Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino e i funerali sempre in basilica mercoledì 6 marzo alle 1.30. La salma riposerà poi nel cimitero di Mellea di Fossano.