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Confagricoltura Cuneo a Bruxelles: incontri con funzionari europei, Gianna Gancia e il suo staff

10 marzo 2024 | 14:46
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Confagricoltura Cuneo a Bruxelles: incontri con funzionari europei, Gianna Gancia e il suo staff
La delegazione di Confagricoltura Cuneo a Bruxelles con l’europarlamentare Gianna Cancia

Una delegazione è stata nella capitale belga per discutere delle principali criticità agricole della Granda

Lo scorso martedì 5 marzo una delegazione di Confagricoltura Cuneo composta dal presidente Enrico Allasia, da alcuni membri del Consiglio, dal direttore provinciale Roberto Abellonio e dai segretari di zona, si è recata a Bruxelles per una serie di incontri istituzionali utili a fare il punto su alcune delle criticità che più interessano il settore agricolo della provincia di Cuneo.

In mattinata i rappresentanti dell’associazione agricola sono stati accolti presso la sede europea di Confagricoltura dove hanno potuto approfondire alcune di queste tematiche: Roberto Berutti, membro del Gabinetto del Commissario europeo all’agricoltura Janusz Wojciechowski, ha presentato la riforma della PAC e gli impatti futuri in rapporto agli scenari politico economici dei prossimi anni, oltre alle misure di semplificazione allo studio da parte della Commissione europea e, dopo una presentazione dei vari dossier aperti da parte di Nicoletta Antelli dell’ufficio di Confagricoltura a Bruxelles, Luca Gangheri, funzionario della rappresentanza dell’Italia in UE, ha illustrato le attività italiane portate avanti in sede europea. A seguire, Giacomo Guala, Policy advisor del Copa Cogeca (settore vino, olio d’oliva, fibre e luppolo), ha presentato un focus sulle iniziative in ambito vitivinicolo dal grande sindacato europeo degli agricoltori e delle cooperative agricole.

Nel pomeriggio, invece, il gruppo si è spostato presso il Parlamento Europeo per un incontro organizzato dall’onorevole Gianna Gancia e dal suo staff: con Filippo Pozzi si sono discussi i temi legati alla Politica Agricola Comune e, in particolare, i problemi generati dall’applicazione dell’Ecoschema 1 che interessa la zootecnia, con le grandi difficoltà di applicazione per la razza bovina Piemontese; mentre con Giorgio Arduino il confronto si è spostato sui vincoli imposti dall’attuale Piano di Qualità dell’Aria in materia di abbruciamenti vegetali e nuovi obblighi imposti agli allevamenti per giungere a discutere anche delle misure previste da un nuovo Piano la cui entrata in vigore, grazie anche all’impegno italiano e in particolare dell’onorevole Gianna Gancia, è stata derogata al 2040.

“Questa giornata è stata un’occasione di confronto e dialogo molto costruttiva per tutti noi, abbiamo potuto esporre le nostre perplessità a funzionari competenti – ha dichiarato il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia –. Spesso percepiamo, inevitabilmente, la distanza tra le nostre aziende e le sedi istituzionali europee chiamate a dettare la linea di sviluppo del sistema agricolo continentale, ma incontri come quelli che abbiamo avuto a Bruxelles ci hanno dato la possibilità di comprendere la complessità dei meccanismi che governano le principali scelte strategiche e imparare, di conseguenza, ad orientare le nostre legittime istanze”.

“Ringraziamo l’europarlamentare Gianna Gancia e il suo staff per l’organizzazione e l’accoglienza, stanno affrontando operativamente alcune delle sfide che più preoccupano gli agricoltori della provincia di Cuneo: le criticità sull’applicabilità della Pac emerse durante il nostro confronto sono state oggetto di un’interrogazione alla Commissione europea presentata in data odierna a firma dell’onorevole Gancia – ha sottolineato il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio -. Tra i temi affrontati anche le misure previste dal Piano di Qualità dell’Aria e l’evoluzione della Peste Suina Africana; su quest’ultimo fronte è necessario intervenire con norme che considerino in modo diverso i contagi che si stanno riscontrando nei selvatici da quelli che potrebbero verificarsi negli allevamenti, fino ad oggi immuni, per evitare di mettere in ginocchio l’intero comparto suinicolo piemontese”.