Tunnel di Tenda, Marco Gallo chiede chiarezza a commissario Prisco ed Anas

26 febbraio 2024 | 11:31
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Tunnel di Tenda, Marco Gallo chiede chiarezza a commissario Prisco ed Anas

Il candidato per il Consiglio Regionale chiede di smettere di fare “promesse di maniera” e di concludere i lavori il prima possibile, per non isolare troppo a lungo il territorio a tre anni dalla terribile alluvione.

La questioni lavori nel tunnel di Tenda continua a tenere banco con il candidato per il Consiglio Regionale del Piemonte Marco Gallo che si è espresso chiedendo chiarezza al commissario straordinario Prisco e all’ANAS circa le tempistiche. Ecco la sua nota completa: “Il tunnel di Tenda è da troppo tempo al centro di promesse non mantenute, incertezze e ritardi. Mercoledì 28 febbraio la conferenza intergovernativa dovrebbe fare luce sulle nuove tempistiche, ma è evidente come i precedenti rinvii e le poco rassicuranti osservazioni che arrivano dai sopralluoghi in cantiere abbiano minato la fiducia dell’intera provincia. L’idea che il tunnel sarà aperto entro giugno è vista con crescente scetticismo. Con ogni probabilità potrebbe essere ufficializzato il rinvio forse a settembre o addirittura nei primi mesi del 2025.

Come candidato al Consiglio Regionale del Piemonte seguo da vicino l’evolversi e mi impegno a lavorare fianco a fianco con tutte le parti per garantire che il Tunnel di Tenda sia completato nel minor tempo possibile. Non possiamo permetterci ulteriori ritardi o promesse non mantenute. È ora di agire con determinazione e responsabilità per il bene della nostra regione.

Il nuovo traforo rappresenta un nodo cruciale per i collegamenti infrastrutturali, nazionali e internazionali, tra Piemonte, Liguria e Sud della Francia. La sua apertura è essenziale: non possiamo permetterci che non solo la valle Vermenagna ma l’intera provincia di Cuneo restino ancora isolate a più di tre anni ormai dall’alluvione. I continui rinvii penalizzano pesantemente la mobilità transfrontaliera, con gravi ripercussioni sull’economia locale, sul turismo, sui trasporti. Senza dimenticare che l’alternativa al traffico su gomma è praticamente inesistente a causa della riduzione al minimo del servizio ferroviario.

Non sono un addetto ai lavori, ma di fronte ai continui rinvii mi sento di chiedere che l’Anas e il commissario straordinario Prisco facciano un esame di coscienza sui ritardi, sulle mancate promesse che hanno costellato il cantiere in questi anni. E credo debbano anche fornire risposte chiare sul futuro, con la massima trasparenza e coerenza. Gli ultimi dubbi sui tempi di completamento del tunnel hanno accentuato preoccupazione e rabbia tra le associazioni di categoria che da troppo tempo chiedono tempi certi, senza ulteriori promesse disattese. Il commissario per primo deve dare queste risposte. Basta promesse di maniera“.