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“Inappropriati e ingiustificati i rincari su biglietti e abbonamenti ferroviari in Piemonte”

5 febbraio 2024 | 10:01
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“Inappropriati e ingiustificati i rincari su biglietti e abbonamenti ferroviari in Piemonte”

Ad affermarlo è il Comitato per la Mobilità Integrata e Sostenibile del Piemonte che ha anche portato avanti dei sondaggi social con risultati di inequivocabile insoddisfazione da parte degli utenti.

Alla notizia dell’aumento in media del 3,6% sul costo di biglietti ed abbonamenti ferroviari nelle tratte del Piemonte, approvato dalla Regione, si è espresso il Comitato per la Mobilità Integrata e Sostenibile, che ha espresso in una nota tutto il proprio disappunto per la delibera.

Riteniamo tale provvedimento inappropriato e ingiustificato in quanto non supportato da un servizio efficiente ed adeguato, e che ha suscitato un generale senso di indignazione da parte dei pendolari. L’acquisto di un qualsiasi titolo di viaggio, corsa semplice o abbonamento, determina la stipula di un contratto tra il cliente ed il vettore, che obbliga entrambi a rispettarne i dettami: da una parte il versamento del costo ed il rispetto delle regole di viaggio e dall’altra la corresponsione del servizio alle condizioni, orari e modalità stabilite dall’azienda fonitrice. Riscontriamo purtroppo che queste clausole vengono frequentemente disattese, dagli utenti per mancanza di rispetto dei beni pubblici, e dai vettori, sicuramente la parte contrattuale più forte, in quanto a puntualità, garanzia del servizio, pulizia dei mezzi ed informazioni ai viaggiatori. A questi aggiungiamo l’offerta ancora decimata dai tagli per il Covid, mai tornata alla situazione precedente, unica regione in Italia, con corse mancanti anche su direttrici importanti ed intere aree prive di collegamenti nei fine settimana e nei festivi.

Stentiamo a capire come non si abbia maggiore cura ed attenzione per quelli che sono clienti, anche affezionati, che però negli ultimi tempi stanno iniziando a spazientirsi in quanto non vedono rispettate le clausole contrattuali nei loro confronti ed in qualche caso hanno deciso di modificare il loro modo di viaggiare a favore di altri vettori, se presenti, oppure organizzandosi con mezzi privati condividendone le spese tra più passeggeri, esasperati principalmente dai continui ritardi, cancellazioni, interruzioni e rallentamenti e dai continui balzelli di aumento del costo di biglietti e/o abbonamenti. Registriamo, anche attraverso sondaggi lanciati su piattaforme di social media da nostri associati, che le persone denunciano un peggioramento repentino e costante dei servizi negli ultimi 4 anni; in molti ci confidano di aver avuto problemi sul posto di lavoro o a scuola a causa di ritardi e/o soppressioni di corse; alcuni addirittura dichiarano lievi conseguenze alla salute; altri come già scritto pensano a soluzioni alternative“.

Il Comitato ha anche riportato i risultati di alcuni sondaggi lanciati sui social, con il 96% dei votanti che ritiene che il servizio di trasporto ferroviario del Piemonte sia peggiorato rispetto al 2019, il 77% dei pendolari cuneesi che ritiene insufficiente l’offerta ferroviaria della Granda e il problema principale che rimangono i ritardi e le cancellazioni dei treni (per il 39% dei votanti). La Provincia di Cuneo risulta tra le più colpite da questo tipo di problematiche, che diventano evidenti soprattutto nella tratta Cuneo-Ventimiglia e riguardo alle molte carenze che la Provincia si porta avanti da decenni, come il mancano raddoppio della linea Cuneo-Fossano, l’assenza di collegamenti su rotaia consistenti per intere aree piuttosto popolose (il Saluzzese su tutte) e la mala gestio nelle tratte verso la Liguria, sia per quanto riguarda il trasporto dei passeggeri che per quanto concerne quello delle merci.