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Il cuneese Ghio è bronzo nella 20km a skating dei Mondiali Juniores di Planica

8 febbraio 2024 | 09:37
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Il cuneese Ghio è bronzo nella 20km a skating dei Mondiali Juniores di Planica

Ottima prestazione del piemontese delle Fiamme Gialle, classe 2004

Il cuneese Davide Ghio, al termine di una prova lodevole e di grande personalità, la medaglia di bronzo nella 20 km con Partenza in Linea in tecnica libera dei Mondali Junior di Planica a cui si aggiunge la medaglia d’argento del compagno di squadra, Aksel Artusi.

La gara è stata dominata dal norvegese Joergen Nordhagen, infliggendo oltre due minuti a tutti i suoi avversari. La grande giornata azzurra in terra slovena è completata dagli ottimi piazzamenti, al 7° ed 8° posto, per Gabriele Matli e Teo Galli. Gara durissima sin dalla seconda tornata, con Alvar Myhlback e Joergen Nordhagen che si dividono il forcing che crea sin da subito una netta selezione. Davanti restano in sette atleti, tra chi anche gli azzurri Davide Ghio, Aksel Artusi e Gebriele Matli, molto scaltro a chiudere il gap mentre il gruppo iniziava a frazionarsi.

All’inizio del terzo passaggio, Nordhagen si prodiga in un’accelerazione in solitaria. Alle sue spalle, nel gruppetto inseguitore, si guardano, ed il vantaggio sale presto fino a 40 secondi, che diventano un minuto a metà gara. Mentre il gap si amplia ulteriormente, Artusi decide di mettersi in proprio, allungando sui compagni di corsa, arrivando ad avere anche 25 secondi di vantaggio sul terzo.

Nella penultima tornata, è Davide Ghio, ben coperto per buona parte del tempo, ad imporre un ritmo asfissiante per tutti. Matli, Filip Skari e Myhlback perdono contatto. Solo Isai Naeff segue in un primo momento il ritmo deciso del cuneese, che riprende Artusi a metà dell’ultimo giro e prosegue con lui, ma anche l’elvetico è costretto a rialzarsi; sarà poi riassorbito anche da Skari, che a sua volta ha lasciato sul posto Myhlback. Nordhagen, letteralmente una furia e particolarmente a suo agio sul tracciato ai piedi del monte Jalovec, taglia il traguardo in totale solitudine, con oltre due minuti di vantaggio su tutti gli altri e con la bandiera norvegese tra le mani, al termine di una cavalcata solitaria di oltre 10 km, che gli vale la medaglia d’oro ed il titolo mondiale Junior.

Tra Ghio ed Artusi è lotta vera per l’argento; è il ventenne di Primaluna ad avere la meglio, ma è comunque festa grande anche per il bronzo di Davide. Entrambi gli atleti sono stati autori di una gara in cui era impossibile fare meglio e l’augurio è che questo risultato possa essere solo l’inizio di tante grandi soddisfazioni. Difatti, a sottolineare l’ottima prestazione odierna della squadra italiana, va rimarcato il piazzamento al settimo posto finale per Gabriele Matli (che nel finale non ha avuto abbastanza energie per provare a tenere le code di Myhlback) e l’ottavo posto di Teo Galli, autore di una gara regolare, condotta sempre del suo passo, nella quale è venuto fuori alla distanza.

È stato emozionante. Quando sei lì e capisci che la medaglia può arrivare, è veramente bello, difficile anche da descrivere. Il fatto che l’abbia condiviso con Aksel, lo ha reso davvero speciale, perché ci siamo allenati sempre insieme. Lui è stato anche sfortunato, perché si è ammalato, quindi a maggior ragione se l’è meritata. Come si è visto anche all’arrivo, eravamo felici l’uno per l’altro. Abbiamo anche collaborato, poi lui è più forte in volata” le parole di Ghio rilasciate a Fondoitalia.

Dedico questa medaglia a tutti coloro che ci sono stati in questi mesi, a partire dai due allenatori, Stefano Corradini e Matteo Betta, che ci hanno sempre seguito, mettendoci il cuore. Quindi al direttore tecnico Paolo Rivero, che ha lavorato tanto per noi. Ai nostri skiman, che hanno fatto un lavoro eccezionale, visto che eravamo tra i più veloci in pista e ciò ci ha aiutato a ottenere questo risultato. Ringrazio e dedico questo risultato a tutti coloro che sono venuti a vederci e sostenerci bordopista, in particolare ai miei genitori, che hanno deciso di prendersi le ferie per seguirmi in questo Mondiale. Infine un grande grazie va alle Fiamme Gialle, che mi hanno sempre aiutato, e al Comitato AOC dove sono cresciuto” ha concluso Ghio.