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Sopralluoghi della Provincia nei cantieri del Monregalese e del Cebano

24 gennaio 2024 | 10:31
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Sopralluoghi della Provincia nei cantieri del Monregalese e del Cebano

Il consigliere provinciale Danna è stato a San Michele Mondovì, Bastia Mondovì e Ceva.

San Michele Mondovì presso il cantiere del cavalcaferrovia sulla strada provinciale 34, ma anche Bastia Mondovì e Ceva. Sono le tre tappe dei sopralluoghi svolti dal consigliere provinciale Pietro Danna lunedì 22 gennaio accompagnato dal capo reparto del Settore Viabilità provinciale di zona, Pino Dotta.

“I lavori al cavalcaferrovia di San Michele procedono in modo spedito – ha detto Danna soddisfatto – e la ditta incaricata da Rfi segue il cantiere con molta attenzione. È mia intenzione continuare a seguire i lavori passo a passo, così da poter informare i cittadini sul loro andamento. Siamo infatti consapevoli dei disagi al traffico che questo importante cantiere comporta, ma anche dei vantaggi che ne deriveranno per il miglioramento dell’accesso alla vallata, necessario e atteso da anni”.

A Bastia, insieme a Danna c’erano anche il sindaco Francesco Rocca e al vice sindaco Giuseppina Vivalda. Sono stati valutati i posizionamenti di nuove fermate del servizio bus lungo le strade provinciali. A questa verifica sul posto seguirà poi un incontro congiunto tra Provincia, Comune e Agenzia per la mobilità piemontese, ente competente in materia. Il gruppo ha visionato anche un tratto di strada provinciale 126 dove sarà necessario intervenire per tagliare rami e piante che si affacciano sulla strada creando un ostacolo alla circolazione.

Nel sopralluogo che si è svolto a Ceva era presente il sindaco Enzo Bezzone. Qui Comune e Provincia intendono intervenire lungo la strada provinciale 135, interessata in passato da esondazioni del fiume Tanaro, con un rialzo della strada stessa. La progettazione dei lavori potrebbe essere affidata tramite una convenzione tra enti. Il sindaco Bezzone: “Questa zona è il primo nostro punto critico e la prima strada che dobbiamo chiudere in tutte le piene perchè viene sistematicamente allagata e danneggiata. Si tratta, infatti, di una bretella stradale di 700-800 metri in una sorta di avvallamento che scende di quota. L’intervento dovrebbe alzare e riportare in quota tutto la bretella per poter salvaguardare la strada; per farlo abbiamo del materiale di riporto a disposizione dopo un recente lavoro di disalveo nel fiume autorizzato e finanziato dalla Regione”.