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“riPASSI di Storia”: a Borgo San Dalmazzo una giornata di convivialità e riflessione

15 gennaio 2024 | 20:59
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“riPASSI di Storia”: a Borgo San Dalmazzo una giornata di convivialità e riflessione

L’iniziativa ha coinvolto un cospicuo numero di tesserate e tesserati, accorsi/e da varie sezioni, oltreché una trentina di giovani afferenti a 3 associazioni (“Makala”, “GreenTO” e Caritas Genova).

Ieri (domenica 14 gennaio) si è svolta un’importante giornata di convivialità e riflessione a Borgo San Dalmazzo, città Medaglia d’oro al Merito Civile. L’iniziativa “riPASSI di Storia”, progetto ANPI dall’alto valore storico ed educativo, ha coinvolto un cospicuo numero di tesserate e tesserati, accorsi/e da varie sezioni, oltreché una trentina di giovani afferenti a 3 associazioni (“Makala”, “GreenTO” e Caritas Genova).

“A nome del Comitato Provinciale – scrive in una nota Andrea Silvestro, vicepresidente provinciale ANPI – desidero rivolgere un sentito ringraziamento al museo della Deportazione “MEMO4345”, curatissimo “giardino” di Storia e Memoria locale, e al suo responsabile scientifico, dott. Roberto Bianco, per la (doppia!) visita guidata in orari e capienza “extra. Ma soprattutto un grazie spetta a Maddalena Forneris, presidente della sezione ANPI locale, che con la sua inconfondibile anima resistente ci ha condotto passo a passo nei vari luoghi che legano Borgo ai tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale. Luoghi che hanno segnato Maddalena personalmente, da figlia del vicecomandante della banda partigiana “Saben”, nonché instancabile organizzatrice, negli anni, di innumerevoli iniziative ed interviste a tanti protagonisti e protagoniste della resistenza locale. Forte e sincera l’emozione trapelata dai suoi racconti: storie che parlano di tante giovani vittime, e che per questo non possono lasciare indifferenti.Significativo anche il pranzo al circolo “Amici”, accogliente ristoro sito in frazione Sant’Antonio Aradolo, a cui siamo giunti dopo un’ora di camminata in salita, particolarmente adatta per riflettere su quanto visto ed ascoltato in mattinata. Accompagnati dalle note occitane della giovane Silvia Mattiauda, abbiamo degustato un’ottima polenta in un clima fraterno e genuino, preparato con cura da due miti gestori: Silvia ed Umberto.Grazie, infine, a tutti e tutte coloro che hanno partecipato (da Alba a Savona, da Torino a Genova), confermando che di giornate come queste abbiamo (e avremo) sempre bisogno. A futura Memoria!”.