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Cronaca
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Quattro fogli di via nell’Albese e quattro “Daspo Willy” a Roccavione

31 gennaio 2024 | 08:31
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Quattro fogli di via nell’Albese e quattro “Daspo Willy” a Roccavione

Proseguono le attività di controllo del territorio da parte dei Carabinieri, che nei giorni scorsi hanno vietato l’accesso ai comuni di Diano e Treiso a quattro persone accusate di spaccio e furto e l’accesso al centro storico e ai locali ad altrettante persone, accusate di ubriachezza molesta.

Il costante controllo del territorio attuato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cuneo consente, in tutto il territorio, di intervenire per reprimere quelle forme illegalità apparentemente di minore impatto sociale ma che concorrono a far calare la sicurezza percepita dai cittadini e che, in ogni caso, creano delle turbative all’ordine ed alla sicurezza pubblica. In tale quadro rientrano le attività recentemente portate a termine delle Compagnie Carabinieri di Alba e Borgo San Dalmazzo che hanno consentito di irrogare, nei gironi scorsi, 4 “fogli di via obbligatori” e 4 “Daspo urbani”.

Nel dettaglio: nella serata 14 gennaio due stranieri, un uomo ed una donna, entrambi domiciliati a Roma, sono stati fermati a Diano dai Carabinieri della locale Stazione privi di documenti di identità ed alla guida di una autovettura della quale si erano appropriati indebitamente, con a bordo anche un modico quantitativo di sostanza stupefacente. In virtù della loro dimostrata pericolosità sociale, desunta anche dai precedenti di polizia, il Questore di Cuneo ha emesso, su richiesta dei Carabinieri, un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Diano per 3 anni per l’uomo e di 2 anni per la donna.

Nel pomeriggio del 23 gennaio i Carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Alba, hanno raccolto forti sospetti a carico di una coppia di giovani per un furto in abitazione consumato a Treiso. Considerati i precedenti di polizia per reati contro il patrimonio a carico dei due, in applicazione delle nuove misure previste dal c.d. “Decreto Caivano”, i Carabinieri di Alba hanno richiesto al Questore l’applicazione della misura del Foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno, poi accolta con il divieto per i due di fare ritorno nel Comune di Treiso per anni 3.

I Carabinieri di Borgo San Dalmazzo, invece, in seguito ad un violento alterco tra quattro persone ubriache avvenuto lo scorso ottobre nella piazza di Roccavione, hanno richiesto ed ottenuto l’emissione da parte del Questore della misura del divieto di accesso al centro storico ed agli esercizi pubblici (c.d. Daspo Willy) per tutte le 4 persone coinvolte. Recentemente la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio è stata oggetto di revisione a seguito dell’adozione del cosiddetto “Decreto Caivano” (convertito nella legge n. 159/2023) che ha introdotto misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà, educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale” che prevede, tra le altre novità, l’aumento di un anno della durata massima del divieto di rientro nei comuni dai quali si è stati allontanati ed un inasprimento della pena nei casi di violazione del provvedimento di allontanamento, ora stabilita nella reclusione da sei a diciotto mesi oltre ad una multa di 1.000 euro.

Il “Daspo Willy”, invece, è una misura di prevenzione personale atipica di competenza dell’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, rientrante nella categoria dei “Divieti di accesso ad aree urbane”, la cui disciplina è stata modificata nel dicembre 2020, all’indomani dei tragici fatti che portarono all’omicidio del ventiduenne Willy Monteiro a Colleferro, in provincia di Roma. Il c.d. Decreto Sicurezza del 2020 (convertito nella legge n. 173/2020) prevede, di fatto, che nei confronti delle persone denunciate, negli ultimi tre anni, per reati commessi in occasione di gravi disordini avvenuti in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento o nelle immediate vicinanze degli stessi, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza, il Questore possa vietare loro l’accesso in dette aree.