La Fondazione CRC si rinnova: chi prenderà il posto di Ezio Raviola?

La Fondazione CRC di Cuneo si appresta a rinnovare il proprio consiglio di amministrazione (7 membri) e il consiglio generale (20 membri). Entro aprile si saprà chi sarà il nuovo presidente e chi farà parte di questa importante istituzione che amministra un patrimonio di 1,4 miliardi di euro ed è tra le prime dieci in Italia.

La politica cuneese è quindi in fibrillazione perché le nomine dei consiglieri della Fondazione si sommano alle elezioni  europee e regionali e al voto in 172 comuni della provincia, tra i quali Alba, Bra, Fossano e Saluzzo.

L’attuale dirigenza, guidata dal monregalese Ezio Raviola, ha recentemente aggiornato lo statuto introducendo da una parte regole più stringenti sulla incompatibilità e dall’altra riducendo il tempo che deve trascorrere tra un doppio mandato e un altro (tre anni invece di quattro). Tra le nuove regole previste dallo statuto, vi è anche quella che impone agli enti che propongono i nominativi dei componenti, di dare non più un nominativo secco ma una terna di personalità inserendo anche una «quota rosa».

Entro la fine di gennaio partiranno le richieste rivolte ai comuni  di Cuneo e Mondovì (2 consiglieri ciascuno) e poi Alba, Dronero, Canale, Villanova Mondovì. Questi dovranno rispondere entro 45 giorni con la rosa di nomi.

Non potranno più essere rieletti l’attuale presidente Ezio Raviola, subentrato a Giandomenico Genta, che ha lasciato per motivi di salute e neppure il vice presidente, Enrico Collidà. Incompatibili anche Giuliano Viglione, Davide Merlino, Claudia Martin e Michelangelo Pellegrino perché tutti al secondo mandato. Unico del CDA a poter essere rieletto è Francesco Capello.

Difficile fare previsioni, ma per il posto di vertice si sussurrano i nomi di Mauro Gola, ex Confindustria e attuale presidente della Camera di commercio e di Federico Borgna, ex sindaco del capoluogo. In proposito il consigliere Giancarlo Boselli (Indipendenti) ha già chiesto che le proposte di nomi che saranno avanzate dal Comune di Cuneo siano prima discusse in consiglio comunale.