domenica 7 gennaio

Il Buongiorno di Cuneo24

7 gennaio 2024 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1797 il Tricolore viene adottato per la prima volta

Cuneo. Il sole è sorto alle 8:01 e tramonta alle 17:11. Durata del giorno nove ore e dieci minuti. Fase lunare: luna calante.

Santi del giorno
San Raimondo de Penafort, sacerdote.
San Luciano di Antiochia, martire.
San Giuliano di Gozzano, diacono.

Avvenimenti
1797 – Il Tricolore viene adottato per la prima volta. «Compagnoni fa mozione che si renda Universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di tre colori, Verde, Bianco e Rosso e che questi tre colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti. Viene decretato.» È uno stralcio del verbale approvato in una storica assemblea a Reggio Emilia, che riconobbe il Tricolore come bandiera ufficiale della Repubblica Cispadana cui furono chiamati ad aderire tutti gli altri popoli italiani. La conquista francese dell’Italia del nord aveva risvegliato lo spirito unitario nei diversi Stati della Penisola, al cui posto erano nate delle repubbliche d’ispirazione giacobina. Come segno di adesione agli ideali della Rivoluzione e del regime napoleonico, in queste nuove entità vennero adottate bandiere e coccarde che nei colori e nella suddivisione in tre fasce richiamavano il modello francese. La versione italiana differiva in un colore: il verde in luogo del blu. A idearla nel 1794 furono due studenti dell’Università di Bologna e martiri patrioti: il bolognese Luigi Zamboni e l’astigiano Giovanni Battista de Rolandis (originario di Castell’Alfero). Il loro disegno mise assieme il bianco e il rosso, presenti nel vessillo di molte città del nord (per alcuni s’ispirarono alle rispettive città d’origine, per altri alla città di Milano) con il verde che simboleggiava la speranza di unificare il paese (ma riprendeva anche il colore della divisa della guardia civica milanese). In poco tempo divenne un segno di riconoscimento per i popoli liberati dal vecchio potere monarchico. Un clima che accompagnò la formazione della Repubblica Cispadana, nata dall’unione delle province di Modena e Reggio Emilia con le ex legazioni pontificie di Ferrara e Bologna. L’atto di costituzione fu ratificato da un’assemblea di 110 delegati, presieduta dal ferrarese Carlo Facci, che venne convocata nella sala dell’archivio ducale di Reggio Emilia (successivamente ribattezzata Sala del Tricolore). Qui tra gli altri provvedimenti, fu deciso, su mozione del deputato Giuseppe Compagnoni, di adottare il Tricolore come stendardo ufficiale. In questa fase si presentava divisa in tre fasce orizzontali, dai colori rosso-bianco-verde (dall’alto verso il basso), e con al centro il Turcasso o Faretra con quattro frecce, a simboleggiare l’unione delle quattro popolazioni di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Quasi un anno mezzo dopo, con la nascita della Repubblica Cisalpina (che inglobò Cispadana e Transpadana) si passò alla disposizione a fasce verticali, partendo dall’asta con il colore verde. Questo modello durò poco e all’inizio del XIX secolo si optò per un quadrato rosso contenete un rombo bianco che a sua volta racchiudeva un quadrato verde (dal 2000 diventerà lo stendardo del Presidente della Repubblica). Utilizzato dai moti rivoluzionari degli anni Trenta, il Tricolore tornò in auge con i moti del ’48 fino a diventare l’insegna ufficiale del Regno di Sardegna e conseguentemente del Regno d’Italia. La sistemazione definitiva maturò con la Costituzione, dove, all’art 12 comma 6, si stabilì ordine e tonalità dei colori. Per tutelarla, inoltre, venne introdotto nel codice penale il reato di vilipendio o danneggiamento della bandiera (art. 292). La sua prima grande celebrazione ebbe luogo in occasione del centenario (1897), quando il poeta Giosuè Carducci fu chiamato a pronunciare un’orazione solenne nell’atrio del palazzo comunale di Reggio Emilia. Esattamente un secolo dopo il Parlamento italiano istituì la giornata nazionale della bandiera.
1894 – W.K. Dickson riceve un brevetto per il film.
1896 – Comincia la battaglia di Macallè.
1990 – Per motivi di sicurezza viene chiusa al pubblico la Torre di Pisa.

Nati in questo giorno
Lewis Hamilton – Nato a Stevenage (Inghiltera), è un pilota automobilistico, vincitore del Mondiale piloti di Formula Uno nel 2008 con la scuderia McLaren e nel 2014 e 2015 con la Mercedes. Lewis Carl Davidson Hamilton nel 2016, pur vincendo 11 Gran Premi, conclude la stagione al secondo posto, alle spalle del compagno di scuderia Nico Rosberg, avanti di soli cinque punti. Nel 2017 conquista il titolo iridato con 363 punti. Anche l’anno dopo conferma il suo dominio in Formula Uno, raccogliendo 408 punti. Nel 2019 per la sesta volta conquista il Mondiale con 413 punti, stabilendo anche il record di punti in una stagione. Al termine del campionato 2020 conquista il settimo titolo mondiale (il quarto consecutivo). Conclude al secondo posto il Mondiale 2021, solo dopo l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi, vinto da Max Verstappen, neo campione mondiale. Conclude al sesto posto il Mondiale 2022 e al terzo posto quello del 2023, vinto per la terza volta consecutiva da Max Verstappen. Compie 39 anni.
Giuliano Ferrara – Una penna che divide le tifoserie della politica italiana, un personaggio mediatico e politico che anima i principali dibattiti televisivi. Nato a Roma da genitori impegnati nella Resistenza, aderisce da giovane ai movimenti del Sessantotto e poi al Partito Comunista Italiano, con il quale viene eletto consigliere comunale a Torino. Verso la metà degli anni Ottanta si avvicina al Partito Socialista, in quel momento guidato da Bettino Craxi, collaborando nel frattempo con il Corriere della Sera ed esordendo in TV con “Linea Rovente” su Rai Tre. Passato nel 1989 a condurre Radio Londra su Canale 5 (poi ripreso su Rai Uno come “Qui radio Londra”, nel 2011-12), dopo il 1994 diventa uno dei più convinti sostenitori di Silvio Berlusconi, nel cui primo governo viene nominato Ministro per i rapporti con il Parlamento. Nel 1996 fonda il quotidiano Il Foglio, che dirige fino al 2015, facendosi portavoce delle battaglia del movimento teocon, in particolare sul tema dell’aborto. Dal 2001 al 2008 conduce il programma di attualità Otto e mezzo su La7, che lascia per candidarsi alle elezioni politiche del 2008 con la lista “Aborto? No, grazie”, ottenendo soltanto 135.578 voti. Festeggia 72 anni.

Eventi sportivi
1910 – A Vienna ha inizio il match per il Campionato del mondo di scacchi tra Emanuel Lasker (campione) e Carl Schlechter (sfidante)
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Proverbio / Citazione
Se l’ape gira di gennaio tieni da conto il granaio.
““La violenza è sempre il prodotto della notte della politica, di un tutto-è-permesso che addormenta la sensibilità civile e la responsabilità della ragione” Giuliano Ferrara