Dalla Regione Piemonte un nuovo contratto per gli operai forestali

10 gennaio 2024 | 17:15
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Dalla Regione Piemonte un nuovo contratto per gli operai forestali
Franco Graglia

Graglia (FI): “Per la prima volta è stato fatto uno stanziamento straordinario di un milione e mezzo. puntato sulle risorse umane ed il loro lavoro per sconfiggere il precariato e tutelare il nostro territorio dal dissesto ecologico“

“Si parla molto di tutela del territorio e di prevenzione del dissesto ecologico, ma la Regione Piemonte ha dimostrato con i fatti di voler agire in maniera seria e concreta, attraverso un piano
articolato che valorizza i lavoratori e rende più efficiente il loro operato”. Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio della Regione Piemonte, Franco Graglia, esprime la sua soddisfazione per la firma dell’accordo per il nuovo contratto integrativo regionale dei lavoratori forestali, operai e impiegati, con i sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil.

“Si tratta – prosegue Graglia – di un importante passo in avanti in termini di prevenzione e cura dl territorio ed è stato fatto puntando e valorizzando il grande capitale umano dei dipendenti che si occupano di lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria, attraverso un riconoscimento anche normativo della figura dell’operaio forestale parificandolo ad un dipendente regionale, pur mantenendo le sue specificità di questo fondamentale settore”.

A consentire la conclusione della trattativa è stato uno stanziamento straordinario di 1,5 milioni di euro nel bilancio di previsione triennale 2024/2026. “Questo stanziamento – conclude Graglia – rappresenta una “prima volta” nella storia della Regione Piemonte, inoltre prevede anche un’indennità una tantum di 700 euro, un aumento salariale in media di 45 euro con gli arretrati da gennaio 2023, la stabilizzazione dei 97 operai oggi a tempo determinato, 30 nuove assunzioni. Il 60% degli operai forestali stabilizzati avrà subito un contratto a tempo pieno, il 40% progressivamente nei tre anni di vigenza, segnale dell'impegno di Regione e sindacati per l'eliminazione del lavoro precario”.