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Crissolo, il Comune ha restituito alla Sipre i 20 mila euro di presunto acconto sugli usi civici 

2 gennaio 2024 | 14:01
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Crissolo, il Comune ha restituito alla Sipre i 20 mila euro di presunto acconto sugli usi civici 
Fabrizio Re - sindaco di Crissolo

Per la Giunta la somma non può essere collocata a bilancio corrente in quanto non rientra tra le previsioni di entrata e vista la contabilità dell’Ente e le attività che questo conduce, non sarebbe possibile disporne ad alcun titolo 

Il Comune di Crissolo ha restituito alla Sipre di Gabriele Genre (la Società che che sino ad maggio 2022 aveva gestito gli impianti di risalita) l’intero importo del bonifico (20.000 euro) “effettuato in data 5 giugno sulle maggiori somme eventualmente dovute al Comune a titolo di conciliazione degli usi civici a favore del Comune di Crissolo, a testimonianza nuovamente della volontà della Sipre – scrisse la società – di addivenire alla conciliazione stragiudiziale e la certezza di fare cosa gradita, tenuto conto che ad oggi non si rileva una casistica di attività turistiche invernali (impianti sciistici, impianti di innevamento, strutture ricettive sulle piste, ecc.) private o pubbliche date in gestione a soggetti terzi, coinvolte con i propri comuni in conciliazioni pregresse e future relative agli usi civici, subordinate all’ulteriore tassazione degli utili aziendali”.
Con tale anticipo economico, versato in modo assolutamente autonomo ed unilaterale a favore del Comune, la Sipre si era detta certa di aver chiarito la propria posizione e “pronta a liberare’ il campo”. Un campo che per la verità aveva provveduto la stessa Sipre, uniteralmente, a lasciare libero già una dozzina di mesi prima con la dismissione unilaterale della gestione degli impianti.
“Tutto ciò – aveva scritto Genre – a conferma dell’intendimento di placare definitivamente l’aspro contenzioso che si è venuto a creare nel tempo, scaturito dalla nostra volontà di farci carico di un importante e molto oneroso investimento privato a beneficio della stazione sciistica ma evidentemente non gradito a questo Comune”.
La somma – scrive oggi la delibera di Giunta – “non può essere collocata a bilancio corrente in quanto non rientra tra le previsioni di entrata né tra i rimborso o canoni previsti dalla norma” e vista “la contabilità dell’Ente e le attività che questo conduce, non si ritiene di poter disporre di questa somma ad alcun titolo”. Un lessico in punta di diritto che sembra voler dire che mille altri sono stati in questi anni i modi, i momenti ed i tempi per sanare la ferita degli usi civici (che per il Comune pesano 100 volte più sulla centralina che sulle strutture presenti sulle piste): ora il tempo è scaduto. Tutto è ancora in alto mare.