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Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi

11 gennaio 2024 | 16:48
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Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi
Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi
Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi
Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi
Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi
Alba intitola una sala del Palazzo comunale a Pippo Vivaldi

Segretario generale del Comune di Alba dal 20 luglio del 1976 al 31 luglio del 2002, Vivaldi è deceduto il 21 settembre 2018 all’età di 83 anni

Da martedì 9 gennaio è intitolata a Giuseppe Vivaldi la sala riunioni al secondo piano del Palazzo comunale di Alba, sede di Società Trattamento Rifiuti S.r.l., Società Intercomunale Servizi Idrici S.r.l. e CoABSeR Consorzio Albese Braidese Servizi Rifiuti. Segretario generale del Comune di Alba dal 20 luglio del 1976 al 31 luglio del 2002, Vivaldi è deceduto il 21 settembre 2018 all’età di 83 anni mentre era direttore generale della Società Trattamento Rifiuti S.r.l. e della Società Intercomunale Servizi Idrici S.r.l. e presidente della Società Intercomunale Impianti Acque Reflue S.r.l. (SIIAR S.r.l.). Prima dello scoprimento della targa, Giuseppe Vivaldi, chiamato da tutti Pippo, è stato ricordato durante un partecipato incontro in sala Consiglio “Teodoro Bubbio” con una cerimonia introdotta dall’ex segretario comunale Francesco D’Agostino.

A tracciarne il curriculum è stato il sindaco di Alba Carlo Bo. «Pippo Vivaldi – ha ricordato – ha ricoperto il ruolo di segretario del Comune di Alba per 26 anni. Quando è scomparso nel 2018 ricopriva ancora ruoli istituzionali prestigiosi. Con il mandato del sindaco Tomaso Zanoletti e il supporto professionale di Vivaldi nacquero i consorzi per gestire in sinergia con gli altri comuni servizi essenziali, come l’acqua e i rifiuti. Consorzi fondamentali per la crescita della nostra città e del nostro territorio. Persona precisa ed autorevole, oggi lo ricordiamo soprattutto per la sua grande lealtà istituzionale. Uomo unico e straordinario sia sotto il profilo umano che sotto il profilo professionale. Per questo abbiamo voluto dedicargli una sala, perché se questa città oggi è quello che è, lo dobbiamo anche a Pippo Vivaldi».

«Da giovane segretario – ha ricordato l’ex sindaco di Alba Tomaso Zanoletti –  arrivò da Palermo nei comuni della Valle Belbo lasciando attoniti gli amministratori dell’epoca per la sua energia, la sua voglia di fare, le sue idee. Nel 1976, quando Alba dovette cercare un nuovo segretario comunale, l’allora sindaco Ettore Paganelli si sentì consigliare da un autorevole prefetto il nome di Pippo Vivaldi perché era il migliore della Provincia. Pippo univa alla preparazione professionale una grande capacità relazionale e di lavoro. Arrivava in ufficio prima di tutti. Sapeva gestire i problemi con il personale, coinvolgendolo e dando l’esempio lavorando più degli altri. Il suo supporto fu fondamentale nella creazione dei consorzi. Lavorò fino all’ultimo. Per la passione che aveva, si aggiornava continuamente».

Bruna Sibille ex sindaco ed attuale consigliere comunale di Bra ha dichiarato: «Pippo era residente a Bra. E’ stato contemporaneamente segretario ad Alba e Bra alla fine degli anni ’90. Nei miei 10 anni da sindaco dal 2009 al 2019 ricordo la grandissima collaborazione, la grande lealtà ed il confronto. Aveva cinque marce in più rispetto ad altri e questo era riconosciuto da chiunque. Sono grata a Pippo per il lavoro che ha fatto per questo territorio. Era sempre disponibile. Personalmente ho perso un amico molto importante».

All’evento hanno partecipato anche alcuni esponenti della famiglia Vivaldi. Per tutti è intervenuta la figlia di Pippo, Alessia Vivaldi: «Esprimo gratitudine per tutte le persone che hanno reso possibile questo evento. La notizia di questo riconoscimento ci ha resi molto felici. Mio padre amava la sua professione a cui ha dedicato tutto sé stesso fino agli ultimi giorni della sua vita. Quello che ha costruito negli anni del suo lavoro è stato significativo ed è stato possibile grazie ai collaboratori che lo hanno affiancato e sostenuto. Per questo ricordarlo oggi tutti insieme è per noi un grande onore e una gioia».