“Quando inizieranno i lavori di manutenzione urgente dell’ex Villa Invernizzi di Cuneo?”

Cuneo. In Consiglio Comunale continua a tenere banco la questione restauro dell’ex Villa Invernizzi. La consigliera comunale di Cuneo per i Beni Comuni Luciana Toselli, infatti, ha consegnato una nuova interpellanza alla sindaca Patrizia Manassero, da discutere nella riunione in programma nelle serate di oggi e domani, per conoscere quali siano gli interventi programmati dall’amministrazione in accordo con la Sovrintendenza ai Beni Culturali del Piemonte e la relativa documentazione.

La Toselli aveva già interpellato sullo stesso punto la maggioranza il 12 maggio scorso, a seguito del sopralluogo per verificare lo stato di conservazione dell’immobile portato avanti da quest’ultima e dalla Sovrintendenza in data 26 aprile. In quell’occasione era stato annunciato che il Comune era in attesa di un rapporto ufficiale da parte della Sovrintendenza, indispensabile per interventi di questo tipo, contenente la prescrizione delle misure urgenti da attuare sull’edificio, per il 98% di proprietà del Comune di Cuneo anche se in forma “fittizia”. Il tutto in attesa di una risoluzione delle problematiche relative alla strumentazione urbanistica, in sostanza l’approvazione di un nuovo RE.C. (Piano
Esecutivo Convenzionato), che in realtà, secondo alcuni esperti in materia, avrebbe dovuto essere prescritto subito dopo l’apposizione del vincolo da parte della Sovraintendenza nel 2010.

Rilevato come negli ultimi sette mesi al gruppo di Cuneo per i Beni Comuni non risultano essere arrivate comunicazioni di alcuna sorta su questo tema, la consigliera ha ribadito la necessità di conoscere i prossimi passi da parte dell’amministrazione. Anche perché nel frattempo, il 25 luglio scorso, è stata deliberata la Variante 35 che interessa, accanto ad altri otto oggetti, la variazione delle Norme d’attuazione relative all’intera area VCC,3 e comprende, a seguito di accordo di programma ( come dichiarato dall’Assessore), l’impegno da parte della Società Porta Rossa di realizzare il restauro della Villa a compensazione (secondo l’interpretazione erronea del Comune) del mancato pagamento degli oneri di urbanizzazione per la mancata realizzazione di una parte del Parco Parri (nel frattempo portata a termine dal Comune).