martedì 26 dicembre

Il Buongiorno di Cuneo24

26 dicembre 2023 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 2009 la Cina apre la più lunga ferrovia ad alta velocità al mondo che collega Pechino a Guangzhou

Cuneo. Il sole è sorto alle 8:00 e tramonta alle 17:01.Durata del giorno nove ore ed un minuto.

Santi del giorno
Santo Stefano, primo Martire, è il protettore di diaconi, frombolieri, muratori, scalpellini, selciatori e tagliapietre.
San Dionigi o Dionisio, papa.
San Zosimo, papa.

Avvenimenti
1606 – Prima rappresentazione del Re Lear davanti alla corte d’Inghilterra.
1620 – I Padri Pellegrini sbarcano in quella che diventerà la Colonia di Plymouth, nel Massachusetts.
1991 – Il Soviet Supremo scioglie formalmente l’URSS.
2004 – L’Indonesia è sconvolta dallo tsunami. Sumatra è la terza isola più grande dell’arcipelago indonesiano (la sesta più estesa del pianeta) ed è una delle principali mete turistiche dell’Oceano Indiano. Come accade solitamente nelle festività natalizie, le sue spiagge e le strutture alberghiere a ridosso della costa sono gremite di turisti. Verso le 8, ora locale (le 2 di notte in Italia), la terra è scossa da un tremendo terremoto di magnitudo 9.0 della scala Richter, il cui epicentro viene localizzato al largo della costa di Sumatra, nel golfo del Bengala. L’evento sismico sprigiona un’energia di proporzioni inaudite che, spingendo dagli abissi marini verso l’alto, origina un maremoto. Onde alte fino a 15 metri, ribattezzate dai media tsunami (termine giapponese traducibile come «onda del porto», che entra nel gergo comune a partire da questo momento) raggiungono a velocità sostenuta (800 km/h) le coste dell’Indonesia e dei vicini stati che affacciano sul golfo (Thailandia, Birmania, Bangladesh, India, Sri Lanka e Maldive), fino alle lontane coste della Somalia e del Kenya (a più di 4mila chilometri dall’epicentro del sisma). L’impatto è spaventoso: corpi, barche, auto e abitazioni vengono risucchiati da una marea torbida che sommerge per diversi chilometri l’entroterra, prima di ritirarsi completamente e scoprendo per alcuni minuti il fondale marino. Gli effetti disastrosi del maremoto si verificano in un arco di tempo lunghissimo, tra i quindici minuti e le dieci ore successive al sisma. Ciononostante, la mancata diffusione dell’allarme in TV e attraverso i canali istituzionali fa sì che migliaia di bagnanti e residenti vengano sorpresi dallo tsunami, a ore di distanza dalle prime ondate. Una stima approssimativa delle perdite umane risulta impossibile; tuttavia il responsabile delle operazioni di soccorso dell’Unione Europea, Guido Bertolaso, parla di oltre 100mila vittime. Via via i numeri della tragedia si fanno più drammatici fino al bilancio definitivo: 230mila morti accertati, 22mila dispersi, tra 3 e 5 milioni gli sfollati. Dieci giorni dopo, mentre l’Europa si ferma per tre minuti a commemorare le vittime del maremoto, l’Organizzazione mondiale della Sanità lancia l’allarme sulla catastrofe sanitaria che rischiano le popolazioni colpite, puntando l’attenzione soprattutto sui bambini, facili prede del mercato internazionale degli organi e della pedofilia. Questo appello unito alle immagini di devastazione e disperazione che arrivano dal sud est asiatico, mobilitano la macchina internazionale degli aiuti. Diversi governi mettono a disposizione ingenti risorse per l’emergenza, cui si aggiungono i fondi raccolti tra i cittadini con campagne mediatiche, spettacoli e concerti ad hoc. L’Italia risulta uno dei primi contributori, con 225 milioni di euro raccolti tra finanziamenti governativi e singole donazioni tramite sms. Studi postumi portano a considerare il maremoto del 2004, uno dei più catastrofici disastri naturali dell’epoca moderna, originato dal terzo sisma più potente della storia della sismologia (da quando la registrazione avviene con rigore scientifico). Secondo gli studiosi, l’energia sprigionata dal terremoto del golfo del Bengala è pari a 52mila megatoni, valore superiore di un milione e mezzo di volte a quello rilevato in seguito allo scoppio delle due atomiche a Hiroshima e Nagasaki. L’evento sismico che lo ha generato viene identificato come subduzione, ossia lo scontro delle placche della litosfera terrestre che porta l’una a posizionarsi sotto l’altra. Negli anni a seguire, grazie alla forte mobilitazione internazionale, la ricostruzione procede positivamente, sia sotto il profilo delle infrastrutture che del tessuto sociale. Emergono storie dall’insperato lieto fine. Come quella della giovanissima Mary che nel 2011 riabbraccia i suoi genitori dopo che questi per sette anni l’avevano creduta morta.

Nati in questo giorno
Alex Schwazer – Nato a Vipiteno (in provincia di Bolzano), è stato campione olimpico di marcia 50 km a Pechino 2008, dove nella gara di marcia 20 km femminile Elisa Rigaudo è arrivata terza. A pochi giorni dalle Olimpiadi di Londra 2012, il CONI, in seguito all’esito positivo di un controllo antidoping, l’ha prima escluso dalla squadra olimpica di marcia e poi sospeso. Il Tribunale Nazionale Antidoping, nell’aprile 2013, l’ha squalificato per tre anni e mezzo, consentendogli di gareggiare pertanto solo dal 30 gennaio 2016, ma nel febbraio 2015 ha portato la sospensione fino al 29 aprile 2016. Festeggia 39 anni.
Jared Leto – Attore e cantante statunitense che oggi compie 53 anni.

Eventi sportivi
1989 – Il Pallone d’oro parla milanese. La 34ª edizione del premio calcistico più prestigioso al mondo, istituito dalla rivista francese France Football, ha un podio tutto milanista. Questa è, infatti, la classifica del “Pallone d’oro 1989”, così com’è stata determinata dai voti espressi dai 27 giurati: Marco van Basten (119 voti), Franco Baresi (80) e Frank Rijkaard (43) tutti del Milan, con l’interista Lothar Matthäus (24) al quarto posto. L’olandese van Basten, che aveva già vinto il premio nel 1988, verrà votato come il migliore, dalla giuria di France Football, anche nel 1992.

Proverbio / Citazione
A Natale passo del gallo, a Santo Stefano passo del prete questo significa che dopo Natale le giornate iniziano ad allungare.
“Io spero che i giovani mi seguano nel senso di non fare quello che ho fatto io. Non vale la pena di mettere tutto in gioco per un trionfo. La vita è fatta di tante cose, famiglia, amici: giocarsi tutto come ho fatto io non ha senso. A Pechino ho vinto perché ero sereno ed è quella la chiave di tutto” Alex Schwazer