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“Cirio e l’Asti-Cuneo: esistono tempistiche certe?”

23 dicembre 2023 | 17:15
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“Cirio e l’Asti-Cuneo: esistono tempistiche certe?”

“Al presidente non possiamo che rivolgere l’invito di uscire dalla modalità “campagna elettorale perenne” e recuperare l’essenza autentica di quel “modello Cuneo”, di cui ha parlato ancora recentemente. Un modello che significa serietà, concretezza, unità d’intenti!”, scrive il segretario provinciale del Partito Democratico Mauro Calderoni

Scrive Mauro Calderoni, segretario del Partito Democratico della Provincia di Cuneo.

“Da anni il presidente Cirio formula previsioni sulla data di messa in servizio della A33, oltre ad intestarsi meriti non solo suoi sul finanziamento e il completamento della Asti-Cuneo. Dapprima ha annunciato la conclusione dell’opera per la fine del suo mandato nel giugno 2024, successivamente alla fine del 2024. Molte volte la realtà si è incaricata di smentirlo: questa volta tocca all’Amministratore Delegato della società At-Cn ridefinire i termini della questione. 

Se il progetto esecutivo del Lotto mancante 2.6.a sarà approvato nei prossimi giorni e i lavori potranno iniziare a febbraio 2024, l’AD afferma che sarà possibile aprirne “almeno una corsia” entro la fine dell’anno. In parole semplici, la società spera di poter completare appena una corsia in 11 mesi, contro i 30 mesi inizialmente previsti per il lavori di questo lotto e i 21 mesi che l’impresa ha effettivamente impiegato per completare il Lotto il 2.6.b. tra Roddi e l’uscita Alba Ovest.

Come pure sono stati ridefiniti i termini dei lavori di rifacimento della tangenziale di Alba, per i quali non è ancora stata indetta la Valutazione di Impatto Ambientale.  Considerati i tempi necessari per completare il processo autorizzativo, considerati i problemi connessi con la definizione di questo tratto di autostrada come strada extraurbana secondaria e la relativa definizione del regime tariffario, è ragionevole pensare che la data più probabile per l’effettivo completamento della A33 sia la primavera-estate del 2026.

Alla luce dei fatti al presidente Cirio non possiamo che rivolgere l’invito di uscire dalla modalità “campagna elettorale perenne” e recuperare l’essenza autentica di quel “modello Cuneo”, di cui ha parlato ancora recentemente. Un modello che significa serietà, concretezza, unità d’intenti!”.