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Assegnati i premi della prima edizione del Premio Sergio Arneodo del Centre Prouvençal di Coumboscuro

8 dicembre 2023 | 09:01
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Assegnati i premi della prima edizione del Premio Sergio Arneodo del Centre Prouvençal di Coumboscuro

Rivelato il primo palmares del concorso letterario che si propone di premiare i migliori esempi di scrittura, di prosa, poesia e narrativa, legati alla lingua provenzale.

Annunciata in febbraio, la prima edizione del Premio Sergio Arneodo del Centre Prouvençal di Coumboscuro, ha svelato il Palmares. Il premio è stato istituito in occasione del decennale della morte del “Magistre de Coumboscuro” ed ha assorbito il Concorso letterario quarantennale “Uno terro, uno terro, un pople”. Con opere dedicate alle Alpi ed alla sua civiltà millenaria.

Due le sezioni: quella dedicata alle parlate provenzaleggianti delle Alpi tra Piemonte e Provenza con un notevole cambio generazionale, caratterizzato di giovani scrittori; quella dedicata ad editori ed autori, con decine di case editrici che hanno riposto al bando internazionale.
L’organizzazione curata da Coumboscuro Centre Prouvençal è soddisfatta e vede nuovi orizzonti di sviluppo del premio: “Una sorpresa l’adesione di cosi tante case editrici e di autori italiani ed esteri. La giuria ha però ponderato le opere, anche in virtù del decennale Sergio Arneodo, ed ha quindi soppesato opere che riprendevano il pensiero e la creatività ispirativa indicata dal Magistre”.

Per quanto riguarda le varie sezioni, il premio generale della prima edizione è stato assegnato allo scrittore svizzero Mario Casella di Mendrisio, che con Capelli Editore ha pubblicato l’opera “Senza scarpe” che, come si legge nella nota a corredo della premiazione, “traccia con stile asciutto ed essenziale, la storia di un montanaro straordinario della valle di Blenio, in Canton Ticino: Roberto Doneta, vissuto tra fine ottocento e inizio novecento. Ne emerge la figura di un uomo omerico, che fino alla morte combatté contro un fato avverso, animato sempre dalle sue profonde passioni: l’ideale della famiglia e la passione per la fotografia e la curiosità culturale”. Al secondo posto si è piazzata la scrittrice Piera Rosso con il romanzo “Quando i frassini perdono le foglie” edito da Primalpe.

Per quanto riguarda la sezione di poesia il titolo di Gran Laureato è stato assegnato a Giovanna Gallian di Bellino per la lirica “Les Réis” (Le Radici), mentre il secondo premio è andato a Marco Perrucca di Prazzo (con la poesia Coumbo Mosquièro) e il terzo a Caterina Giusano di Sampeyre con la poesia “Baìo, Baìo”. La sezione dedicata alla prosa ha visto trionfare Francesco Dematteis di Ferrere con la prosa narrativa “La toure” (La torre), seguito al secondo posto da Andrea Aimar di Celle Macra con l’articolo d’attualità “La mountagno apres lou Covid” (La montagna dopo il Covid). La sezione musicale ha invece visto premiati in ex aequo la giovane cantante cuneese Noa Giurisato per la messa in forma di canzone della lirica di Sergio Arneodo “Signal” e il poeta-compositore monregalese Carlo Dardanello per la scrittura ispirata alla lirica di Sergio Arneodo “L’esprì de la neissenço”. Il premio speciale “Voucacioun a la lengo” è stato infine assegnato al Laboratorio letterario ITIS Mario Del Pozzo di Cuneo curato dalle insegnanti Tiziana Pepino e Ines Bosonetto.