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Al Circolo Pensionati di Boves proseguono le proiezioni dei registi bovesani

5 dicembre 2023 | 07:44
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Al Circolo Pensionati di Boves proseguono le proiezioni dei registi bovesani
Al Circolo Pensionati di Boves proseguono le proiezioni dei registi bovesani
Al Circolo Pensionati di Boves proseguono le proiezioni dei registi bovesani

Adriano Peano continua ad essere ospite della rassegna, dopo la proiezione di «La mia ultima missione»

Continua la rassegna «Proiezioni di filmati dei registi bovesani», al Circolo Pensionati di Boves, Piazza Borelli. Dopo il debutto, il 23 novembre, con «Mari, monti e gettoni d’oro», uno dei capolavori di Marzia Pellegrino e Sandro Gastinelli, la «scena» è stata presa, la sera del 30, davanti a pubblico più numeroso da un Adriano Peano in gran forma, divertito e divertente, sornione, con «La mia ultima missione»…
Si tratta di un’opera meno nota di quanto meriterebbe, da lui presentata con molti aneddoti. È una delle produzioni (vecchia di cinquanta anni, datato 1970-72, ma che non li dimostra) di quella grande esperienza artistica ed umana, di creatività ed amicizia, che fu il «CBC», il suo «Cine Club Bovesano», figlio di una società locale che sapeva meglio divertirsi, coinvolgere, anche di adesso…
La storia si ispira ai tanti racconti di Resistenza del maestro e partigiano Bartolomeo Giuliano (ben si vede nella trama il racconto del suo ferimento ad una gamba, che lo mise «fuori gioco» per gran parte dei venti mesi di lotta partigiana bovesana, durante un attacco ad una riunione fascista, a Pianfei).
Fu girata con i mezzi di allora (le cineprese richiedevano sempre «doppiaggi» successivi). Sergio Cavallera non ha mancato di far notare questo: grandi risultati ottenuti senza aver nulla di paragonabile assolutamente agli attuali strumenti. Con cura furon scelte le ambientazioni, tutte bovesane. Una «jeep», offerta da Giuseppe Pellegrino, «Bepe Trieste» (titolare dell’albergo), non era in grado di muoversi, fu, quindi, «ripresa», mentre scendeva da una pendenza… Una scena «esterna», girata ad un casello, un «25 aprile», fece arrivare ai Carabinieri la notizia che vi erano «fascisti» intorno a Boves, obbligando il regista ad andare a dar spiegazioni in caserma, a Borgo San Dalmazzo.
Il protagonista, Massimo Casciola, partigiano con a fianco la bellissima fidanzata-staffetta, scrive alla madre (rappresentata dalla madre dei fratelli Macario, «Pacè») il resoconto della vicenda che lo portò al ferimento, nella sua «ultima missione», che le viene recapitata non senza rischi e difficoltà, tra fascisti e tedeschi cattivissimi, sadici…
Sullo schermo tanti protagonisti si riconoscono: da Armanda Cerutti, ad Aldo Basso, ai fratelli Zuin e Fronzè… Nei panni di due violenti torturatori fascisti recitano il veterinario Roberto Fagiolo, reduce di guerra, ed un quarantenne maestro elementare appena arrivato da Paroldo e Ceva, Giulio Chiapasco…
Adriano Peano, alla fine, ha regalato altri due «cammei» del «suo» Club: una «comica» molto tradizionale, ispirata a quelle di inizio Novecento, degli albori della storia del cinema, ed un documentario… Non si può escludere che il regista qualche altra sorpresa la riserverà anche questo giovedì…
Infatti questo 7 dicembre, sempre alle 20,30, con lui, Adriano Peano, si proseguirà… «Rasmus e il vagabondo», decina di anni più recente de «La mia ultima missione», può essere considerato, certo, il «capolavoro» di Peano, un vero, nel suo piccolo, «kolossal» locale, che davvero tanti bovesani coinvolse, che ancora ha riempito l’Auditorium la primavera scorsa (nel precedente cineforum dei Pensionati organizzato da Sergio Cavallera). La storia, disavventure incluse, di un vagabondo «part time» (uno «con l’istinto del vagabondaggio», esattamente), buono ed onesto, e di un orfano, che finisce per farsi adottare, tra sospetti, ladri e furti, ha la stessa firma della più nota «Pippi Calzelunghe» (anche protagonista di celebre telefilm degli anni Settanta), la scrittrice svedese Astrid Lindgren.
Poi si passerà a genere più «documentario», con Carlo Cavallera, che proporrà, giovedì 14 dicembre, immagini di «Grandaflora 2003, Bisalta Bike 2005, festa delle leve 2015». Chiuderà, il 21 dicembre, Sergio Cavallera, con le «attività del Circolo».
Quest’anno il «Circolo Pensionati» ha fissato il torneo di carte, pinnacola, dedicato alla scomparsa socia e grande appassionata Nina Aschero, non in orario serale, ma del pomeriggio, festivo, di questo venerdì 8 dicembre, «Immacolata», dalle 14,30.