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A33 Asti-Cuneo: ma quando sarà completa?

24 dicembre 2023 | 13:55
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A33 Asti-Cuneo: ma quando sarà completa?
La A33 Asti-Cuneo

A febbraio inizieranno forse i lavori dell’ultimo lotto. Intanto a marzo si comincerà a pagare con il sistema elettronico senza caselli. L’Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero contesta i tempi e i modi della realizzazione 

Guido Chiesa, Cesare Cuniberto e Silvio Veglio hanno fatto pervenire alla nostra redazione per conto del direttivo dell’Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero un lungo comunicato in cui spiegano come stanno andando i lavori dell’autostrada Asti-Cuneo con particolare riferimento all’ultimo lotto ancora da completare.

«Da anni – scrivono – il presidente Cirio formula previsioni sulla data di messa in servizio della A33, oltre ad intestarsi meriti non suoi sul finanziamento. Dapprima ha annunciato la conclusione dell’opera per la fine del suo mandato nel giugno 2024, successivamente alla fine del 2024. Molte volte la realtà si è incaricata di smentirlo: questa volta tocca all’Amministratore Delegato della società At-Cn ridefinire i termini della questione. Se il progetto esecutivo del Lotto mancante 2.6a tra Verduno e Cherasco sarà approvato nei prossimi giorni e i lavori potranno iniziare a febbraio 2024, l’AD afferma che sarà possibile aprire “almeno una corsia” entro la fine dell’anno prossimo. In parole semplici, la società spera di poter completare una corsia in appena 11 mesi, contro i 30 mesi previsti per questo lotto e i 21 mesi che ha effettivamente impiegato per completare il 2.6b. tra Roddi e l’uscita Alba Ovest».

«Che pianificazione è stata fatta – si chiedono – se la tratta si potrebbe realizzare in 1/3 del tempo? È più probabile che anche questa volta si tratti di un’ipotesi farlocca».

Ma non basta. Oltre ad avere dubbi sui tempi, i rappresentanti dell’Osservatorio ricordano che «il concessionario annuncia in pompa magna l’avvio, qui sì in anticipo, del rivoluzionario sistema di pagamento Free Flow, e qui cominciano i guai. Regione e concessionario avevano promesso che il free flow sarebbe partito solo ad autostrada finita, invece partirà a marzo 2024 un pezzo e poi a luglio il secondo fino a Roddi e l’ultima trance ad autostrada finita».

«Il pagamento – spiegano – avviene con diversi sistemi, tutti digitali (Telepass, conti online, sportelli bancomat, app telefonica, carta ricaricabile, Conto Targa) ed è prevista una sola modalità di pagamento in contanti presso i “punti assistenza” che non sono ancora stati individuati. Per chi non ha un apparecchio a bordo che provvede al pagamento automatico e immediato, ci sono 15 giorni di tempo per regolarizzare, pena multe che vanno dagli 87 ai 344 euro e la decurtazione di 2 punti della patente. Si creeranno enormi problemi ai turisti, certamente non dotati dei nostri sistemi elettronici di pagamento, che per pochi euro verranno sottomessi ad un sistema vessatorio».