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A Savigliano il concerto di Natale del Coro degli Afasici di A.L.I.Ce. Cuneo

14 dicembre 2023 | 09:31
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A Savigliano il concerto di Natale del Coro degli Afasici di A.L.I.Ce. Cuneo

Domenica 17 nel pomeriggio alla Crosà Neira la corale, accompagnata dai musicisti di Fossano Musica si esibirà in un concerto per fare gli auguri a tutti i partecipanti.

Domenica 17dicembre torna a esibirsi il Coro degli Afasici “Enrico Catelli” di A.L.I.Ce. Cuneo Odv, associazione di volontariato per la lotta all’ictus cerebrale. “Un coro di auguri”, è il titolo scelto per il concerto di Natale che andrà in scena nell’auditorium “Crosà Neira” di Savigliano alle ore 17.00; un evento accessibile anche alle persone con disabilità il cuil’ingresso è libero e gratuito.

Il coro sarà accompagnato dai musicisti della Fondazione Fossano Musica, e diretto dai musicoterapisti Margherita De Palmas e Maurizio Scarpa. “Gli auguri che arriveranno, saranno messaggi di buon auspicio, desideri di un futuro lieto e positivo – afferma la volontaria Marianna Micheletto, referente del progetto –. Viviamo momenti difficili, lo sappiamo. Per questo mostrare la speranza concreta, la lotta quotidiana contro le difficoltà e la malattia, così come la cura e la ripresa che può avvenire, ci sembra il modo migliore di fare gli auguri, in coro, a Natale e sempre”. Il Coro degli Afasici è infatti formato da persone che hanno subìto patologie cerebro-vascolari che causano l’afasia (disabilità della comunicazione e della parola, che accade in un soggetto su tre dopo l’ictus). Uno degli strumenti di cura dell’afasia è la musicoterapia, che attraverso la terapia e l’empatia generata dal gruppo, dall’essere in coro, promuove benefici ampi: fisici, mentali e relazionali.

“Il coro è una grande famiglia, in cui anche i parenti, i caregiver e i tanti volontari trovano momenti belli e gioiosi per stare insieme col sorriso e affrontare i problemi – dice il medico Giuseppe Bonatto, presidente emerito e fondatore di A.L.I.Ce., colpito lui stesso da ictus quando aveva poco più di cinquant’anni –. L’ictus è la prima causa di disabilità e terza di morte, capiamo quindi l’importanza di queste attività. È importante parlarne, ed è ancora più importante mostrare che, insieme, si possono superare le difficoltà. Vi invitiamo a partecipare per vedere il prodigio del coro, per sentire quanto sia preziosa anche solo una sillaba di parola recuperata”.