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“Un altro passo falso verso l’auspicata riforma delle Province, mentre queste restano a metà del guado”

29 novembre 2023 | 09:35
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“Un altro passo falso verso l’auspicata riforma delle Province, mentre queste restano a metà del guado”
Da sinistra: Pietro Danna, Annamaria Molinari e Vincenzo Pellegrino

L’attacco dei consiglieri provinciali di Azione Pietro Danna, Annamaria Molinari e Vincenzo Pellegrino: “Pare che l’esame del testo della riforma sia stato accantonato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, per venire (forse) ripreso dopo le elezioni europee: svanisce quindi, così, la prospettiva di un election day che avrebbe riguardato anche le elezioni regionali”

Scrivono Pietro Danna, Annamaria Molinari e Vincenzo Pellegrino, consiglieri comunali di Granda in Azione.
“Nonostante le varie rassicurazioni e l’impegno assunto nel corso degli scorsi mesi da svariati esponenti politici dei partiti di maggioranza, ivi compresi alcuni Ministri, la riforma delle Province sembra non essere prioritaria per il Governo, che ha optato per un rinvio di tale iniziativa.
E infatti, pare che l’esame del testo della riforma sia stato accantonato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato, per venire (forse) ripreso dopo le elezioni europee: svanisce quindi, così, la prospettiva di un election day che avrebbe riguardato anche le elezioni regionali.
Molte volte abbiamo sentito dire che ci sarebbe stata l’intenzione di “ridare dignità alle province”, ed in tal senso si era espresso altresì il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 10 ottobre scorso all’assemblea di UPI, esprimendo un chiaro monito al Governo.
Ed invece, se da un lato tutti i partiti politici sembrano convenire rispetto all’esigenza di riformare le province (di recente anche il PD provinciale ha riconosciuto che la c.d. “Riforma Delrio” non ha avuto esattamente ottimi risultati), il Governo ha deciso che, per il momento, non se ne parla.
Non possiamo che esprimere la nostra delusione per questa battuta di arresto, che lascia trasparire una certa distanza tra il Governo e le istanze degli enti locali, anche considerato che nella legge di bilancio non paiono esserci risorse aggiuntive destinate alle province (anzi, sembrerebbe che le stesse vadano incontro addirittura ad una maggiore contribuzione alle casse dello Stato), le quali, quindi, continuano ad essere “a metà del guado” ed a fare i conti con le note difficoltà di bilancio.
Per parte nostra continueremo a dare il nostro contributo affinché la Provincia di Cuneo possa continuare ad esercitare al meglio le funzioni fondamentali che le sono affidate dalla legge, in primis la cura della viabilità e dell’edilizia scolastica superiore.
Auspichiamo che il Governo possa presto invertire la rotta e mettere definitivamente mano ad un problema che persiste ormai da quasi 10 anni, e questo non per accontentare gli amministratori di quella o quell’altra parte politica, bensì per consentire ai cittadini di poter finalmente ritrovare una Provincia dotata delle risorse e delle competenze di cui ha bisogno per svolgere pienamente la propria funzione costituzionale”.