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A Roaschia una casa popolare per le donne vittime di violenza

29 novembre 2023 | 11:45
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La decisione presa all’unanimità dal consiglio comunale. Il sindaco Bruno Viale: “Uno dei più grandi problemi delle vittime è la mancanza di autonomia economica… se ogni comune della provincia di Cuneo facesse altrettanto avremmo 247 case a disposizione di chi subisce violenza”

Una casa popolare da destinare, quando vi è necessità, a donne che stanno subendo violenze domestiche. E’ quanto approvato all’unanimità nella serata di ieri (martedì 28 novembre) dal consiglio comunale di Roaschia. “In questi giorni siamo stati tutti veramente colpiti per quanto successo a Giulia, e oggi un’altra donna è stata ammazzata in modo molto crudele. Una violenza inaccettabile che, insieme a tutti i tipi di violenza, dobbiamo fermare. Credo che non basti semplicemente dire che siamo contrari perchè è giusto fare manifestazioni, però è anche giusto che la politica faccia qualcosa. Se da Roma possono legiferare per tentare di modificare ciò che sta succedendo, anche a livello locale dobbiamo intervenire e da uno dei più piccoli comuni della provinicia di Cuneo credo che dobbiamo mandare un messaggio forte”, ha detto il sindaco Bruno Viale, che ha poi raccontato una vicenda che lo ha riguardato personalmente: “Anni fa sono stato per diverse ore con una pistola puntata alla testa e ancora oggi, dopo tanto tempo, quando vedo nei film scene di questo tipo rimango fortemente impressionato a dimostrazione di come, quando non uccide, la violenza lascia comunque segni indelebili”.

Il sindaco ha dunque chiesto al consiglio (che ha approvato all’unanimità) e dato mandato al segretario comunale di mettere a bilancio per il 2024 i fondi necessari a sostenere i costi della locazione e della gestione di una casa del paese che il Comune metterà a disposizione di chi, vittima di violenza, ne farà richiesta. “Parlando con mia figlia – ha aggiunto Viale – è emerso che uno dei più grandi problemi delle donne che subiscono violenze domestiche è la mancanza di autonomia economica, dunque penso sia utile poter garantire a queste persone la serenità di un ambiente a loro più idoneo, consono e armonico”.

Il primo cittadino di Roaschia lancia anche un appello agli altri sindaci della provincia di Cuneo affinchè lo seguano: “se ognuno dei 247 comuni dela provincia di Cuneo facesse come noi, ci sarebbero altrettante soluzioni per persone che stanno disgraziatamente subendo una violenza domestica”.