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Domani il presidio pro-Israele di +Europa Granda

13 ottobre 2023 | 11:01
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Domani il presidio pro-Israele di +Europa Granda

I militanti provinciali del partito di Emma Bonino spingono per la de-escalation. Alla manifestazione di fronte al Monumento della Resistenza parteciperà anche la sindaca Manassero e molti rappresentanti di altri partiti.

Cuneo. Domani alle 17 di fronte al Monumento della Resistenza si terrà il presidio pro-Israele organizzato da +Europa Granda. Un’occasione da parte della sezione provinciale del partito di Emma Bonino per manifestare tutta la propria solidarietà al Paese del Medio Oriente sotto attacco da parte di Hamas in questi giorni e per esprimere la necessità di una de-escalation delle violenze nell’area.

“Senza se e senza ma vogliamo riaffermare il diritto ad esistere dello stato di Israele e condannare l’attacco criminale da parte dei terroristi di Hamas appoggiati dall’Iran nei confronti di civili indifesi, giovani, donne e bambini. Questa posizione ferma e netta non ci esime dal dovere di fare appello a una de-escalation della spirale di violenza che invece è l’obiettivo dei terroristi di Hamas. Difesa ma non vendetta è il nostro appello senza usare strumenti che si ritorcano a loro volta contro civili indifesi come ha dichiarato Emma Bonino di fronte alla notizia di negare cibo e acqua alle popolazioni civili della striscia di Gaza”, dichiarano Flavio Martino, Filippo Blengino e Alice Depetro, rispettivamente Portavoce, Tesoriere e Presidente di +Europa Cuneo.

“È terribile constatare – continuano – che sia proprio Hamas a rifiutare corridoi umanitari per donne e bambini verso l’Egitto, questo dimostra quanto a questi criminali stia a cuore il bene della propria stessa gente. A questo si aggiunge l’assordante silenzio dell’autorità palestinese e del suo presidente Abu Mazen. Le implicazioni internazionali sono molteplici come le responsabilità del governo di Netanyahu appoggiato da forze fanatiche di estrema destra. La soluzione non deve smettere di essere “due popoli, due stati” (democratici) dove ognuno accetti il diritto ad esistere dell’altro. Per questo bisogna che, insieme alla de-escalation, entrambi i popoli riescano ad isolare le proprie componenti estremiste e fanatiche, come tentarono negli anni ’90 Yizhak Rabin e Yasser Arafat. La posizione europea espressa da Josep Borrel è pienamente condivisibile ma come sempre debole nella sua efficacia non avendo ancora l’Unione Europea una politica estera comune forte. Ringraziamo la Sindaca Manassero, che ha annunciato la sua presenza e illuminerà la torre civica con i colori della bandiera israeliana, e tutte le forze politiche e associazioni che hanno aderito che con il loro gesto danno una dimostrazione concreta del diritto ad esistere dello stato di Israele di fronte ad un fanatismo politico e religioso che ha come obiettivo anche quello di colpire i valori di democrazia e pluralismo che rappresenta ben lontana da valori razzisti, sessisti e omofobi”, concludono.