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Busca, discendenti dei Grimaldi tornano nella loro culla d’origine

4 agosto 2023 | 16:54
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Busca, discendenti dei Grimaldi tornano nella loro culla d’origine

Oggi, venerdì 4 agosto, Vincent con il figlio Aurelien, nove anni, sono stati ricevuti in Municipio

Hanno fatto parte della grande e della piccola storia partendo da Busca e poi sono diventati francesi a tutti gli effetti. Tornati nella loro culla d’origine nel 2013 per ricevere la cittadinanza onoraria, i Grimaldi del Poggetto, de Puget – un ramo della dinastia regnante a Monaco di Montecarlo – erano stati ricevuti con tutti gli onori in occasione dei festeggiamenti per i 250 anni del titolo di Città. Oggi, venerdì 4 agosto, il discendente Vincent è tornato a Busca con il figlio Aurelien, nove anni, per vivere insieme al giovane una giornata sui luoghi di origine della famiglia.

Dopo aver salutato il sindaco in municipio, i due si sono recati all’Eremo di Belmonte, il complesso architettonico che nacque come convento e poi divenne la casa dei Grimaldi di Busca, situato in cima alla collina più alta fra quelle che coronano nostra la cittadina. La villa che fu dei loro antenati ora appartiene alla parrocchia di Carmagnola.

I Grimaldi
Su diversi edifici storici buschesi, nel centro città e all’Eremo, si può trovare lo stemma a rombi biancorossi della prestigiosa famiglia Grimaldi, molto famosa per essere la dinastia regnante a Monaco. Infatti, un ramo della casa Grimaldi che regna nel Principato di Monaco è presente nella storia di Busca: quello dei Grimaldi del Poggetto, derivato dai signori di Antibes, associato alla città provenzale di Puget-Théniers (Nizza). Alla fine del ‘400 questo ramo si stabilì a Busca dove restò per quasi cinque secoli.

Diversi Grimaldi furono uomini d’armi. Sotto Napoleone, Luigi Grimaldi del Poggetto (1790-1820) servì nella Campagna di Russia. A Torino, Filippo (1767-1817) si dedicò all’educazione del futuro re Carlo Alberto (1798-1849).

Lo stemma della casata si trova anche nei palazzi nobiliari del centro storico Paoletti e Scati Grimaldi e sulla tribuna della chiesa della Rossa. Nelle sale dell’Eremo di Belmonte si vede in bella evidenza lo stemma del casato: nell’epoca napoleonica, infatti, la famiglia Grimaldi acquistò il complesso del Convento dei camaldolesi sull’Eremo e ne fece la propria residenza. In seguito, l’Eremo divenne la casa delle villeggiature estive dei Grimaldi; infine, negli Anni Cinquanta, i Grimaldi rinunciarono alla proprietà e l’Eremo fu ceduto ad un intermediario immobiliare che ne fece donazione alla Parrocchia di Carmagnola, cui appartiene tutt’ora.

Numerosi componenti della famiglia sono stati anche amministratori comunali e fra i Sindaci della città dal 1762 ad oggi il cognome Grimaldi è quello maggiormente citato: Giuseppe Grimaldi nel 1764 e nel 1765, Grimaldi di Bellino nel 1766, un altro Grimaldi nel 1775, Diego Grimaldi nel 1781, Giuseppe Grimaldi Lovera nel 1785, Giosué Grimaldi nel 1786, ancora Diego Grimaldi nel 1790, Filippo Grimaldi 1799, Giuseppe Grimaldi nel 1814, Alfassi Grimaldi nel 1821.