103 anni fa nasceva Giorgio Bocca

28 agosto 2023 | 09:58
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103 anni fa nasceva Giorgio Bocca

Il Comune di Cuneo ha voluto ricordare sul proprio sito l’anniversario di uno dei più grandi giornalisti della storia del nostro Paese, sempre legatissimo alle sue radici cuneesi.

“Stavamo allo stretto in via XX Settembre numero undici, i Re più un Bocca in un alloggio di tre stanze più cucina. […] Ci stavo bene in quella Cuneo che ora mi sembra appartenere alla preistoria, a prima dell’età del ferro, a un tempo in cui il legno era onnipresente…“. Con questa citazione tratta da Il provinciale, il Comune di Cuneo ha voluto ricordare Giorgio Bocca, nel 103° anniversario della sua nascita.

Nacque a Cuneo il 28 agosto 1920 da genitori entrambi insegnanti e studiò giurisprudenza all’Università di Torino. Iscritto ai GUF – Gruppi Universitari Fascisti – in quegli anni divenne noto per i suoi risultati nelle competizioni sciistiche e calcistiche: nel campionato 1938-39 militò nelle file del Cuneo. Nel 1940, arruolato come allievo ufficiale degli Alpini, partecipò alla Battaglia delle Alpi Occidentali con la quale l’Italia entrò in guerra a fianco della Germania. Sotto le armi conobbe Benedetto Dalmastro, che era in contatto con Duccio Galimberti. Dopo l’8 settembre 1943 aderì alla lotta partigiana operando il Valle Grana e in Valle Maira come comandante e come commissario politico delle BrigateGiustizia e Libertà.

Avendo iniziato a scrivere su testate locali fin dall’adolescenza, dopo la guerra riprese l’attività giornalistica, scrivendo per il giornale Giustizia e Libertà; in seguito fu assunto alla Gazzetta del Popolo di Torino, al settimanale L’Europeo di Milano e al quotidiano Il Giorno per il quale svolse l’attività di inviato speciale all’estero. Nel 1976, con Eugenio Scalfari, fu tra i fondatori de la Repubblica, sulla quale scrisse ininterrottamente così come sul settimanale l’Espresso, fino a pochi giorni prima della morte. A partire dagli anni ’80 del secolo scorso ideò e condusse alcune trasmissioni giornalistiche per le reti Fininvest e partecipò ad altre come opinionista politico ed economico. Dagli anni ’90 esercitò una forte critica del mondo economico e politico. Come storico e testimone del proprio tempo ha pubblicato numerosi saggi tra i quali Storia dell’Italia partigiana, Palmiro Togliatti, Il provinciale, Il viaggiatore spaesato, Voglio scendere, Il secolo sbagliato. Nel 2008 gli fu assegnato il Premio Ilaria Alpi alla carriera. Edito nel 2011, il libro–intervista La neve e il fuoco, di Luca Musella e Maria Pace Ottieri, ripercorre la sua storia parallelamente a quella dell’Italia. Nel gennaio del 2012 fu pubblicato postumo il suo volume Grazie no. Sette idee che non dobbiamo più accettare che viene considerato il suo testamento ideale. Morì a Milano il 25 dicembre 2011: le sue spoglie riposano nel cimitero di La Salle (AO).

La Città di Cuneo, con la Deliberazione del Consiglio Comunale n. 1379 del 28.09.1993 – Sindaco Giuseppe Menardi – ha conferito a Giorgio Bocca la Cittadinanza benemerita con la seguente motivazione: apprezzando il sincero profondo amore da lui sempre dimostrato verso la Città e quale segno di gratitudine per quanto vorrà fare per la nostra Cuneo. Nell’ambito della prima edizione della Festa Europea degli Autori, in seguito divenuta scrittorincittà, il 1° ottobre 1999 Giorgio Bocca fu protagonista con Gina Lagorio e Nuto Revelli di una serata al Teatro Toselli intitolata I PROVINCIALI, nel corso della quale furono “raccontati” rispettivamente da Ezio Mauro, Mario Baudino e Claudio Pavone.