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Alla Mostra del Cinema di Venezia, il nuovo film di Giorgio Diritti tratto da Il seminatore di Mario Cavatore

28 luglio 2023 | 11:29
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Alla Mostra del Cinema di Venezia, il nuovo film di Giorgio Diritti tratto da Il seminatore di Mario Cavatore

Scritto dal cuneese Fredo Valla, “Lubo” porta al Lido la storia di Lubo, zingaro perseguitato nella Svizzera di fine anni Trenta, scritta dall’autore cuneese e pubblicata da Einaudi nel 2004.

L’originalissima storia de Il seminatoredello scrittore cuneese Mario Cavatore, pubblicata nel 2004 da Einaudi, quando l’autore, all’epoca cinquantottenne riparatore di elettrodomestici, verrà portata in concorso alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia grazie al film Lubo, diretto da Giorgio Diritti e come sempre scritto dal regista bolognese assieme suo sodale Fredo Valla, sceneggiatore originario di Ostana.

La storia, che già all’epoca della pubblicazione fece scalpore, segue le peripezie di Lubo Reinhardt, zingaro nomade che negli anni Trenta fugge dall’Italia per rifugiarsi nell’apparentemente meno razzista Svizzera, dove, per ripicca nei confronti delle discriminazioni subite lungo tutto il corso della sua vita, si trasforma nel seminatore del titolo, seducendo le donne locali e mettendone incinta molte, col preciso scopo di portare avanti il proprio seme. Un libro sottile ma dall’intensità incredibile, quello scritto da Cavatore, scomparso nel 2018 e che ben conosceva la realtà dei nomadi, che si annuncia anche come sicuro protagonista tra i film in concorso al Lido.

Le ragioni sono rappresentate dall’abilità del regista Giorgio Diritti, che difficilmente porta sullo schermo film deludenti, e dal cast, composto dal tedesco Franz Rogowski, già apprezzatissimo in Freaks Out e Valentina Bellé. Ci sarà, dunque, anche un po’ di Cuneo a Venezia.