Commenti offensivi su Berlusconi da parte di un vigile urbano, i consiglieri comunali Mallone e Garnero chiedono chiarimenti

Ieri i Consiglieri Comunali di Fratelli d’Italia, Noemi Mallone e Massimo Garnero hanno depositato un’interpellanza a risposta scritta, domandando al Sindaco chiarimenti in merito alle azioni che l’amministrazione, nell’ambito delle proprie competenze, intenderà intraprendere nei confronti di un vigile in servizio presso la Polizia Locale di Cuneo che, a seguito del decesso di Silvio
Berlusconi, sulla propria pagina Facebook, con profilo pubblico, accessibile quindi a chiunque, ha espresso “pareri ingiustificatamente offensivi e pregni di cattiveria“.

Il soggetto in questione, nel suo post Facebook, poi successivamente eliminato, alludeva a rapporti tra Berlusconi e la mafia, paragonando anche la sua persona a figure dittatoriali. “Riteniamo che le affermazioni proferite da tale soggetto siano particolarmente gravi, poiché trattasi di dipendente del Comune di Cuneo, che nonostante sia libero, come noi tutti, di manifestare il proprio pensiero, tale diritto non debba mai essere esercitato in modo da ledere la dignità e l’onore altrui. Il comportamento tenuto da un dipendente comunale, si riflette, altresì, nel modo di vita dello stesso che, anche al di fuori dell’orario di servizio, dovrebbe mantenere una condotta neutra” è stato il commento dei due consiglieri di Fratelli d’Italia.

Il Gruppo Consigliare FdI ritiene opportuno che il vigile manifestasse pubblicamente le proprie scuse per le affermazioni da lui espresse sui social ed eliminasse tutti i commenti e le immagini contro Berlusconi, dovendo mantenere, per il ruolo ricoperto come Vigile Urbano, nell’esercizio delle proprie funzioni e non, un profilo valoriale che non possa prescindere da quei doveri comportamentali che trovano riscontro nei principi Costituzionali.

Per tutte queste ragioni, indicate nell’interpellanza depositata, il Gruppo Consigliare FdI, domanda al Sindaco e all’ Assessore competente quali azioni l’amministrazione intende intraprendere nei confronti di tale soggetto e, di accertare, se i commenti offensivi e, a nostro dire, del tutto inopportuni espressi dallo stesso, nella giornata del 12 giugno, siano stati trascritti a mezzo Facebook in orario lavorativo, senza
avere perciò, neppure l’autorizzazione all’utilizzo dei mezzi social.