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+Europa Granda in piazza a Cuneo per chiedere più asili nido

12 maggio 2023 | 17:07
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+Europa Granda in piazza a Cuneo per chiedere più asili nido
Alice Depetro e Filippo Blengino

“Non si può dire mamma senza garantire ai genitori servizi dedicati alla crescita dei figli”

Domenica 14 maggio, giorno della festa della Mamma, +Europa Granda sarà a Cuneo presso lo Slargo di Corso Dante (lato Stura) a partire dalle ore 17 per chiedere che il governo Meloni non perda i 4,6 miliardi di euro del PNRR destinati alla realizzazione di nuovi asili nido, una delle infrastrutture più importanti per il nostro Paese. “Non si può dire mamma – scrivono i promotori dell’iniziativa in una nota – senza garantire ai genitori servizi dedicati alla crescita dei figli”.

Per questo motivo, +Europa chiede al Governo, per tutti i progetti non messi a gara entro la scadenza di giugno: la centralizzazione della progettazione e della realizzazione di asili e scuole da parte dell’esecutivo; e la creazione di un bando rivolto ad aziende e organizzazioni del terzo settore per la realizzazione e la costruzione nel territorio dei comuni, originariamente destinatari dei fondi, di asili aziendali e/o privati, che destinino però almeno il 30% dei propri posti a servizio pubblico.”

“Mentre oggi la Lega scende in piazza contro i diritti delle coppie omogenitoriali, noi vogliamo celebrare la festa della Mamma lanciando un allarme sulla realizzazione di 2190 strutture tra asili nido e scuole materne che dovrebbero garantire 264mila nuovi posti in oltre 2mila comuni con un finanziamento complessivo di 4,6 miliardi. La realizzazione di questa infrastruttura oggi corre il rischio di non concretizzarsi.” Dichiarano Flavio Martino, Filippo Blengino e Alice Depetro, rispettivamente Coordinatore, Tesoriere e Presidente di +Europa Granda. “Il Governo – proseguono – ha l’obbligo di sopperire alle inefficienze dei Comuni che, specie se di piccole dimensioni o con carenze di organico, rischiano di non riuscire a partecipare ai bandi. Invece che prendersela con i diritti dei più deboli, perché la Lega e la maggioranza di Governo non si occupano di questa situazione davvero pericolosa e di interesse nazionale?”