Dalla Svezia in visita all’Istituto Carducci di Busca

La scorsa settimana gli insegnanti delle scuola di Karlskrona, in Svezia, sono stati ospiti dell’Istituto Carducci di Busca.

“La visita è inserita in un programma di internazionalizzazione che coinvolge le scuole del Piemonte. Il nostro istituto è stato individuato perché propone didattiche e modelli educativi considerati innovativi nel panorama scolastico piemontese” ha riferito in merito il dirigente Davide Martini.

I sette docenti svedesi hanno partecipato ad un primo momento di confronto con alunni e docenti della scuola secondaria di I grado; la conversazione – tenuta sempre in lingua inglese anche dagli alunni – ha avuto come focus i progetti di civic engagement (educazione civica, intesa nel senso ampio del termine). Nella seconda metà della mattinata, i docenti svedesi si sono recati a San Chiaffredo, presso la scuola primaria, dove hanno preso parte attiva alle lezioni con i bambini ed hanno vissuto l’esperienza della Scuola Senza Zaino.

“L’attività di scambio è senza dubbio importante per il nostro istituto Comprensivo. Entrare in contatto con realtà diverse dalla nostra è arricchente sempre e comunque. Curioso il commento dei colleghi scandinavi che hanno definito l’Istituto Comprensivo di Busca “The most Swedish school we visited in Italy” (la scuola più “svedese” che abbiamo visitato in Italia)” le parole del dirigente a Cuneo24.

“Il programma di scambi e visite non finisce con questa giornata ma si replicherà in maggio con la visita di una delegazione romena, nonchè di altre visite, sia alla primaria sia alla secondaria, di istituti piemontesi (Cavour, Santa Vittoria d’Alba….) e proseguirà nel prossimo anno scolastico, in quanto abbiamo già ricevuto alcune richieste sempre dall’estero (Scuola di Tenerife, in Spagna e di Gothemborg in Svezia). Continua anche l’opera di formazione dei docenti dell’IC di Busca all’estero; in questi giorni dieci insegnanti di ogni ordine e grado hanno partecipato ad una formazione internazionale in Bulgaria sul tema delle scuole democratiche” ha concluso Martini.