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Opposizioni cuneesi attaccano sanità regionale e silenzi sindaca: “Tranchida? Un kamikaze”

6 aprile 2023 | 20:28
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Conferenza stampa in Municipio di Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo Mia e Indipendenti. Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni): “il neo-commissario rischia di saltare sulla mina del partenariato pubblico-privato”. Bongiovanni sottolinea come quella pubblica/privata sia l’opzione più costosa. Boselli attacca Patrizia Manasssero: “Se si fosse esposta pubblicamente il suo punto di vista avrebbe pesato eccome, invece ha sempre atteso e subìto gli eventi” e Luciana Toselli esprime preoccupazione per il futuro: “Cosa sarà della sanità cuneese?”

“Un kamikaze che rischia di saltare sulla mina del partenariato pubblico-privato”. Non usa mezzi termini il consigliere comunale Ugo Sturlese per definire Livio Tranchida nelle scorse ore nominato commissario dell’azienda ospedaliera Santa Croce e Carle in seguito alle dimissioni dell’ormai ex direttore generale Elide Azzan. E’ uno dei passaggi della conferenza stampa tenuta nella tarda mattinata di oggi (giovedì 6 aprile) in Municipio da Cuneo per i Beni Comuni, Cuneo Mia e Indipendenti per esprimere e ribadire la grande preoccupazione nei confronti dell’attuale situazione della sanità cuneese. “E’ molto strano che la Regione abbia nominato un commissario, perchè per seguire la questione del nuovo ospedale occorre un direttore che per almeno 3 anni segua direttamente la cosa. Una Regione che aveva il progetto faraonico di realizzare nove ospedali quando la pandemia ci ha insegnato che occorre investire più sulla medicina del territorio”, ha aggiunto il consigliere di Cuneo per i Beni Comuni che ha attaccato anche quello che alle ultime amministrative è stato il primo partito a Cuneo, oltre ad essere quello che esprime il primo cittadino: “dal Partito Democratico fino a oggi un silenzio assurdo, una posizione succube che si manifesta anche nelle ambiguità delle dichiarazioni della sindaca”. Poi annuncia l’intenzione, condivisa dagli altri due gruppi, di scendere in piazza: “ci saranno manifestzioni simili a quella su piazza Europa”.

ugo sturlese

Anche Claudio Bongiovanni attacca la maggioranza che governa Cuneo: “si faccia sentire e non faccia dichiarazioni deboli”. E anche lui esprime dubbi sulla nomina di Tranchida: “Perché la Regione non ha nominato un direttore generale attingendo tra gli idonei? E’ forse stato scelto un commissario scelto per la sua fedeltà all’amministrazione? Tra l’altro una persona che non si è mai occupata di ospedali, perché la Regione non ha scelto una persona più idonea e con maggiore esperienza?”.  Il consigliere di Cuneo Mia ha inoltre sottolineato anche come l’opzione del partenariato pubblico/privato sia decisamente più costosa sia di quella che prevede il solo finanziamento pubblico (538 milioni in più), sia di quella relativa ai fondi Inail (138 milioni in più).

claudio bongiovanni

Giancarlo Boselli ha parlato di “quadro preoccupante“, a dispetto di cosa ne pensa la Regione: “Cirio e Icardi si prodigano a cercare di sostenere che la situazione è sotto controllo e assolutamente normale, peccato che il primo atto successivo alle dimissioni sia in palese contrasto con ciò perché se viene nominato un commissario significa che non si è nella normalità, altrimenti si sarebbe nominato un direttore. Oltretutto si sceglie una persona che passa da essere colui che prende gli appalti a colui che dà quegli stessi appalti con situazioni aperte in corso. Se non è una questione politica, lo è quanto meno di etica”. Il leader degli Indipendenti attacca Patrizia Manassero: “Quale ruolo ha avuto la sindaca in questa vicenda? Zero, un sindaco ha poteri politici e amministrativi ma se non fa il sindaco non li fa valere. Se si fosse esposta pubblicamente il suo punto di vista avrebbe pesato eccome, invece ha sempre atteso e subìto gli eventi”.

giancarlo boselli

La parola infine a Luciana Toselli. La candidata sindaca di Cuneo per i Beni Comuni alle ultime amministrative ha espresso la sua preccupazione per l’attività ordinaria dell’ospedale: “Non può confluire tutto sul Pronto Soccorso. Negli anni della costruzione del nuovo ospedale, che potrebbero essere anche dieci, cosa succederà? La parte del Carle che verrà smantellata dove verrà collocata? I pazienti dovranno rivolgersi al privato. I medici esperti se ne vanno e vengono sostituiti da giovani. Cosa sarà della sanità cuneese?”.

luciana toselli