DOMENICA 16 aprile |
Altre News
/
Società
/

Il Buongiorno di Cuneo24

16 aprile 2023 | 08:02
Share0
Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1919 in India Gandhi organizza un giorno di preghiera e di astensione dal lavoro dopo il massacro dell’Amritsar compiuto tre giorni prima

Cuneo. Il sole è sorto alle 6:40 e tramonta alle 20:19. Durata del giorno tredici ore e trentanove minuti.

Santi del giorno
San Benedetto Giuseppe Labre, pellegrino.
Santa Bernadetta Soubirous, vergine.
San Contardo d’Este.

Avvenimenti
1919 – India: Gandhi organizza un giorno di preghiera e di astensione dal lavoro dopo il massacro dell’Amritsar compiuto tre giorni prima.
1964 – Negli EMI Studios di Londra i Beatles registrano A Hard Day’s Night, uno dei loro primi singoli ad aver un enorme successo.
1972 – NASA/Programma Apollo: l’Apollo 16 viene lanciato verso la Luna dalla base di Cape Canaveral, in Florida.
2003 – Atene/Unione europea: venticinque Paesi firmano il trattato di Atene che prevede l’allargamento dell’Unione europea.

Nati in questo giorno
Rafael Benítez – Dal 1974 al 1986 (fermato da un infortunio al ginocchio) gioca nella difesa o nel centrocampo di alcuni club spagnoli minori ma nella storia del calcio entra come allenatore di grandi società europee. Rafael Benítez Maudes, nato a Madrid, dopo varie esperienze, non tutte positive, sulle panchine di squadre giovanili e non di prima fascia, nel 2001 arriva al Valencia (2001/04), dove vince due scudetti e una Europa League. Dal 2004 al 2010 è il tecnico del Liverpool, aggiungendo nel suo palmarès una Coppa d’Inghilterra, una Champions League ed una Supercoppa europea. La sua prima squadra italiana è l’Inter da giugno a dicembre 2010, giusto in tempo per vincere la Supercoppa italiana e il Mondiale per club e perdere la sfida per la Supercoppa europea. Nel novembre 2012 sostituisce l’esonerato Roberto Di Matteo alla guida del Chelsea, che dopo qualche difficoltà iniziale conduce alla conquista dell’Europa League 2012/13. A fine maggio 2013 inizia la seconda esperienza italiana, diventando il nuovo allenatore del Napoli, con il quale vince la Coppa Italia 2013/14 e la Supercoppa italiana 2014. Dopo due anni lascia i partenopei per andare sulla panchina del Real Madrid ma, il 4 gennaio 2016, i non soddisfacenti risultati inducono la società spagnola ad esonerarlo. Rimane fermo solo due mesi, perché è chiamato dal Newcastle in difficoltà. Nel luglio 2019 lascia il club inglese per trasferirsi in Cina al Dalian Yifang, fino al gennaio 2021. Nel successivo mese di giugno diventa il tecnico dell’Everton ma nel gennaio 2022 è esonerato per i deludenti risultati della squadra. Compie 63 anni.
Anatole France (1844/1924) – Autore di rara eleganza stilistica, nessuno più di lui ha incarnato lo spirito razionalista della Francia post-rivoluzionaria. Nato a Parigi e morto a Saint-Cyr-sur-Loire nell’ottobre del 1924, il nome completo era Jacques François-Anatole Thibault. Dopo gli inizi come articolista per riviste bibliografiche, debuttò nella poesia e nella prosa, ma i capolavori arrivarono con i romanzi. Dal 1890 pubblicò le opere migliori, da Taide a Il giglio rosso, fino alla tetralogia della Storia contemporanea, in cui narrò le miserie della società francese del tempo attraverso al figura del Signor Bergeret, un colto professore di liceo. Considerato un modello da molti scrittori, su tutti Marcel Proust (che su di lui modellò il personaggio dello scrittore Bergotte nella Recherche), fu insignito della Legion d’onore e nel 1921 ricevette il Nobel per la Letteratura, «in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobiltà di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico». Ateo convinto e sostenitore del socialismo, fu messo all’indice dalla Chiesa cattolica e denigrato dagli autori surrealisti, finendo nel dimenticatoio al punto che le sue opere sono, tutt’oggi, difficilmente ristampate.

Eventi sportivi
1961 – Juventus-Inter: la partita più contestata della storia. Al Comunale di Torino si iniziava a scrivere una delle pagine più discusse del calcio italiano. Juventus-Inter, il derby d’Italia, veniva sospeso per “troppo pubblico” dopo 30 minuti di gioco e 70 d’interruzione. Gli spettatori assiepati ai bordi del campo, l’arbitro Gambarotta che teme per la sua incolumità e quella dei calciatori e dopo diversi dentro e fuori dagli spogliatoi e conciliaboli con i capitani, decreta l’impossibilità di proseguire il gioco. Una scelta che avrebbe suscitato un mare di polemiche e di fatto deciso lo scudetto. La Lega qualche giorno dopo il match sanzionò i bianconeri, primi in classifica a più quattro sull’Inter, con il 2-0 a tavolino per responsabilità oggettiva, di fatto rimettendo in corsa la squadra di Helenio Herrera. Ma il 3 giugno il presidente della Juventus Umberto Agnelli (anche alla guida della Figc), alla vigilia dell’ultima giornata, con l’Inter a pari punti, vinse il ricorso e la Caf ridiede i 2 punti ai bianconeri ordinando la ripetizione della gara il successivo 10 giugno, con il titolo già nelle mani dei bianconeri a seguito del loro 1-1 in casa col Bari e la contestuale sconfitta nerazzurra a Catania (2-0) l’ultima giornata, partita in cui fu coniata la famosa locuzione “clamoroso al Cibali!”. Per proteste, nella ripetizione quel 10 giugno l’Inter schierò la Primavera e perse 9-1. Sivori segnò sei reti che forse lo spinsero definitivamente verso il Pallone d’oro. Fu anche l’ultima partita di Boniperti in bianconero e la prima, con gol su rigore, in nerazzurro di un giovanissimo Sandro Mazzola.

Proverbio/Citazione
La vite che viene potata in aprile, lascia svuotato ogni barile.
“È nella natura umana pensare in modo saggio e agire stupidamente” Anatole France