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Saluzzo, al nido comunale la tariffa più bassa della Provincia

2 marzo 2023 | 09:29
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Saluzzo, al nido comunale la tariffa più bassa della Provincia
Saluzzo, al nido comunale la tariffa più bassa della Provincia
Saluzzo, al nido comunale la tariffa più bassa della Provincia

Il contenimento delle spese porta nuovi residenti

Saluzzo. Per un mese di iscrizione all’asilo nido comunale bisogna versare al massimo 260 euro. Significa poco più di 8 euro al giorno per un servizio qualificato e professionale dalle 8 alle 16, dal lunedì al venerdì.

Accade a Saluzzo, anche nell’anno dell’inflazione, dei prezzi energetici impazziti, degli aumenti su tutti i fronti. L’altro giorno un quotidiano nazionale titolava “Asili, la stangata” paventando l’incremento di oltre il 10 per cento delle rette per coprire le maggiori spese dell’elettricità.

Ed è una misura di sostegno alle coppie con figli piccoli che piace, visto che nell’ultimo anno la popolazione residente a Saluzzo è cresciuta di 106 unità, passando da 17411 a 17517. Sono stati 119 i nuovi nati da famiglie residenti in città: 54 bimbi e 65 bimbe, di cui 27 stranieri, 14 bimbi e 13 bimbe).

Grazie ai fondi del Pnrr, inoltre, il nido di via Monsignor Savio sarà ampliato con una nuova sezione e la capienza passerà dai circa 60 bambini di oggi, ad oltre 80 a lavori finiti. L’Amministrazione comunale di Saluzzo, guidata dal sindaco Mauro Calderoni, nonostante i pesanti tagli dei trasferimenti statali avvenuto negli ultimi 10 anni, ha continuato a non aumentare tasse, tariffe e tributi e a non tagliare i servizi ai cittadini.

Numerosi gli interventi per mitigare la povertà, per gli inserimenti lavorativi, per il supporto delle famiglie con figli (ad esempio il progetti di dopo scuola “sociale” o i voucher per le attività di Estate ragazzi).

Un trend di contenimento delle spese per le famiglie che è stato portato avanti anche nei difficili anni del Covid. Nel 2020 la giunta Calderoni ha fatto approvare una manovra da oltre 600 mila euro per eliminare o ridurre tasse comunali. L’anno successivo, una seconda manovra da 1 milione 300 mila euro fra spese, investimenti e rinunce ad introiti.

“Da anni, e i saluzzesi lo sanno bene, – dice Calderoni – ci battiamo a tutti i livelli per avere collegamenti e infrastrutture migliori. È difficile perché spesso la politica degli enti sovracomunali è sorda alle nostre richieste, nonostante in questa zona l’attuale giunta regionale abbia avuto un consenso notevole. Quindi, strade e ferrovie non dipendono da noi, così come le politiche dei trasporti, ma quelle di supporto alle famiglie ed alla parte di popolazione più fragile invece sì ed è su queste che abbiamo impostato le nostre politiche sociali e continuiamo a farlo”.