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Il Buongiorno di Cuneo24

3 marzo 2023 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

100 anni fa, nel 1923, usciva il primo numero della rivista Time

<strong>Cuneo. Il sole è sorto alle 7:00 e tramonta alle 18:24. Durata del giorno undici ore e ventiquattro minuti.

Santi del giorno
Beato Innocenzo da Berzo, sacerdote.
Santa Cunegonda, imperatrice.
San Marino di Cesarea, martire.

Avvenimenti
1426 – La Repubblica di Venezia dichiara guerra a Milano.
1585 – Inaugurazione a Vicenza del Teatro Olimpico progettato da Andrea Palladio.
1923 – Primo numero della rivista Time. Nell’America degli anni Venti la stampa fu investita dal boom dei periodici illustrati e d’attualità che guardavano agli esempi della vecchia Inghilterra. Il TIME inaugurò questa stagione parlando dei fatti attraverso i volti dei protagonisti, arrivando così a fare la storia del XX secolo fino ai giorni nostri. L’attenzione verso le fasce più deboli della popolazione fu un principio cardine del giornalismo d’inizio Novecento, ispirato dalle teorie sociologiche della celebre Scuola di Chicago. Da qui infatti derivarono l’approccio giornalistico di raccontare la realtà, partecipandovi in prima persona, e il cosiddetto muckraking, la tecnica di “battere i marciapiedi” alla ricerca della vita marginale e nascosta della metropoli. La fase tra le due guerre vide fiorire due nuovi tipi di stampa periodica, ripresi dalla tradizione britannica, dove, rispetto al testo, assumevano un ruolo prioritario le fotografie e le illustrazioni. Uno era rappresentato dai tabloid, l’altro dai newsmagazine, i settimanali d’attualità di cui il TIME fu il primo esempio negli USA. La rivista, lanciata nelle edicole il 3 marzo 1923, venne fondata quasi per gioco da due studenti di Yale, Henry Luce e Briton Hadden. Intenzionati a chiamarla inizialmente Facts, i due, già colleghi al Yale Daily News, non nutrivano grandi aspettative dal loro progetto. Tuttavia già dal primo numero avevano conferito al giornale alcuni aspetti identitari, su tutti l’immagine di copertina riservata a un personaggio pubblico. Sul numero d’esordio toccò a Joseph G. Cannon (presidente della Camera dei rappresentanti degli USA dal 1903 al 1911 e tra i politici più influenti della storia americana) inaugurare la serie di volti noti, locali e non, che aprivano le notizie della settimana. Sfruttando la risonanza che offrivano altri media come la radio e il cinema, TIME aumentò la sua popolarità toccando gli altri continenti. Di conseguenza apparve necessario aprire altre sedi per altrettante edizioni della rivista, da destinare al pubblico europeo (unitamente a quello africano e dell’America Latina), asiatico e del Sud del Pacifico (per Australia e Nuova Zelanda). Dal 1927 fu introdotta l’iniziativa Man of the Year, con la quale veniva designata la personalità più influente dell’anno tra quelle segnalate settimanalmente, dedicandole una copertina speciale. Una giuria interna alla Redazione decideva tra una rosa di finalisti, tenendo conto, anche in maniera non vincolante, delle indicazioni dei lettori. Il primo a esserne insignito fu il famoso aviatore Charles Lindbergh, che nel 1927 compì la prima traversata aerea dell’Oceano Atlantico, senza scalo. Da Mahatma Gandhi alla regina Elisabetta II, nel corso del secolo si alternarono politici, scienziati, premi Nobel, uomini di cultura e spettacolo. I presidenti degli Stati Uniti d’America, soprattutto nel primo ventennio, fecero la parte del leone, con Franklin D. Roosevelt che ottenne tre copertine, record tuttora imbattuto. Primo italiano a riceverlo fu papa Giovanni XIII, seguito più tardi da Giovanni Paolo II. Se le immagini di feroci dittatori come Hitler e Stalin suscitarono forti critiche, con grande sorpresa nel 1982 venne accolta la scelta di assegnarlo al computer. Rinominato Person of the Year dal 1999, il premio conobbe in questa nuova versione alcune importanti eccezioni, nel vederlo assegnato non a un singolo individuo, ma a gruppi di persone come i manifestanti della “Primavera araba” (2011) o persino all’intera galassia di utenti del web, per i loro preziosi contributi (2006). Dopo papa Francesco nel 2013, l’anno seguente è stato attribuito agli “Ebola fighters”, ossia gli operatori sanitari impegnati a debellare il virus letale nell’Africa occidentale. Altri premiati sono stati Angela Merkel (2015) e Donald Trump (2016). Nel 2017 è stato nuovamente assegnato a un gruppo: Silence Breakers, composto da donne che hanno subito e denunciato molestie. Pubblicato a New York City, TIME è attualmente il più diffuso settimanale al mondo (26 milioni di lettori in totale, di cui 20 milioni solo negli USA) ed è tra i più autorevoli della stampa internazionale.
2017 – Nintendo Switch, la console di Nintendo, esce per il pubblico.

Nati in questo giorno
Ronan Keating – Artista pop di caratura internazionale, salito alla ribalta all’inizio degli anni Novanta come membro di una boyband. Nato a Dublino, comincia con i Boyzone, vendendo 27 milioni di dischi dal 1994 al 2000, grazie ad hit come “No Matter What” e “Words”. Nel 1999 esordisce come solista con il singolo When You Say Nothing At All (colonna sonora del film “Notting Hill”) che svetta nelle classifiche in Gran Bretagna ed in Europa. Nel 2000 pubblica il secondo album, con il singolo “If Tomorrow Never Comes” che ottiene enorme successo. Continua la carriera da solista registrando numerosi successi e nel 2009 pubblica un album intitolato “Songs For My Mother”, dedicato alla madre scomparsa. Nel 2011 collabora con il compositore statunitense Burt Bacharach e reinterpreta dieci famosi brani con un’orchestra dal vivo di 40 elementi, ottenendo un ottimo riscontro di vendite. Nel 2013 ritorna con i Boyzone, per festeggiare i vent’anni di attività del gruppo, incidendo un album con 10 inediti e partecipando al tour in tutto il Regno Unito e l’Irlanda. Nel 2020 pubblica Twenty Twenty, il suo undicesimo album in studio. Compie 46 anni.
Francesco Paolantoni – «Ho vinto qualche cosa?» è solo il più conosciuto dei tormentoni che hanno accompagnato la sua carriera di attore, comico e showman. Napoletano doc, nel 1987 entra anche lui nell’allegra brigata di Arbore di “Indietro tutta!”, vestendo i panni di cupido. La popolarità arriva nove anni dopo con Mai dire gol, interpretando personaggi come “Robertino”, “il nonno virtuale”, il pizzaiolo puteolano “Ciairo” e altri. Ospite fisso a “Quelli che il calcio”dal 1998 al 2001, in seguito lavora nell’ “Ottavo Nano” su Rai2 e in “Amici Miei” con Ron, Francesco De Gregori, Renato Zero. Molto attivo a teatro e sporadicamente nelle fiction TV, nel 2014 figura nel cast del film Andiamo a quel paese, diretto da Salvatore Ficarra e Valentino Picone, e nel 2018 in Una festa esagerata di Vincenzo Salemme. Nel 2019 conduce con Paola Perego Superbrain – Le supermenti su Rai 1 e partecipa a Made in Sud su Rai 2. Dal 2020 partecipa a Tali e quali e Stasera tutto è possibile. Festeggia 67 anni.

Eventi sportivi
2003 – La Juventus vince il 55° Viareggio. Alla cinquantacinquesima edizione del Torneo calcistico di Viareggio (riservato alle formazioni giovanili) hanno preso parte 40 squadre provenienti da 12 paesi (25 le italiane). Iniziato il 17 febbraio, si è concluso il 3 marzo con la vittoria della Juventus, che in finale ha sconfitto per 1-0 lo Slavia Praga. Tra i protagonisti della rosa bianconera: Daniele Gastaldello (dall’agosto 2017 al Brescia e con all’attivo una presenza in Nazionale) e Abdoulay Konko (dal luglio 2011 alla Lazio e dall’agosto 2016 a fine campionato all’Atalanta). Al terzo posto si è classificato il Cittadella, che nella “finalina” ha superato il Vicenza. Nell’Inter, uscita ai quarti, ha giocato un ventenne di nome Goran Pandev.

Proverbio / Citazione
Marzo tinge, aprile dipinge.
“Ho vinto qualche cosa?” Francesco Paolantoni