Gribaudo a tutto campo al popolare “Un giorno da pecora”

1 marzo 2023 | 07:30
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Gribaudo a tutto campo al popolare “Un giorno da pecora”
Un frame della trasmissione Un giorno da pecora

Ieri è è stata ospite del programma radiofonico di Radio Uno Rai condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro

A poche ore dalla chiusura dei seggi che hanno decretato il successo di Elly Schlein come nuova segretaria del Partito Democratico, la deputata cuneese Chiara Gribaudo, in qualità di coordinatrice nazionale dei comitati “Pro Elly”,  è stata ospite del programma radiofonico di Radio Uno Rai “Un giorno da pecora” condotto da Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.

Gli argomenti affrontati sono stati davvero tanti. Il primo riguardava l’ingresso nella Segreteria del partito e la risposta è stata laconica: «Non so, deciderà il partito». «Ma lei è nel Cerchio magico» incalza il conduttore e la risposta è «Non ci sono cerchi magici, solo persone che vogliono dare una mano».

Poi si alleggerisce il tono, come di costume nella trasmissione che è molto veloce e leggera,  e si parla dei festeggiamenti fino a notte inoltrata per la nuova Segretaria. «Avete anche cantato?» chiede Lauro e la risposta è «Naturalmente sì, siamo partiti da “Bella Ciao” e siamo finiti a “Occhi di Gatto” passando per le Spice Girl».

Una battuta al regalo che il segretario uscente Enrico Letta ha fatto alla collega subentrante, un melograno in ceramica rossa che sembra sia stato molto gradito come portafortuna.  Non si poteva che parlare anche di Matteo Renzi, ma la Gribaudo ha glissato: «Secondo me sono passati dieci anni, a noi interessa affrontare il futuro e le questioni aperte del Paese».

Armi all’Ucraina, sì o no?«Dobbiamo aiutarli per una pace giusta. Dobbiamo lavorare più e meglio, con più forza, sul tema della Pace». Liberalizzazione della Cannabis? «Sì, non c’è dubbio. Se mi sono fatta mai una canna? Sì, quando ero ragazza, forse in qualche festival musicale».

Gribaudo glissa anche sugli argomenti che tengono pagina in queste ore, la sua elezione a capogruppo alla Camera dei Deputati e la sua candidatura a Presidente del Piemonte nel 2024. «Vedremo, deciderà il partito» per la nomina a capogruppo. In quanto alla presidenza del Piemonte «certo che mi piacerebbe, è la mia Regione, ma per adesso è assolutamente prematuro».