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Cuneo, ancora nessun funerale per il signor Angelo, Serale: “Non è una questione economica”

21 marzo 2023 | 13:00
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Cuneo, ancora nessun funerale per il signor Angelo, Serale: “Non è una questione economica”

A undici giorni dalla morte dell’ambulante conosciutissimo in città, non sono ancora emersi dettagli sul funerale, con il Comune che fa sapere che sta cercando di rintracciare gli eredi prima di procedere direttamente con le spese funerarie.

Sono passati undici giorni dalla morte di Angelo Caliò, ambulante particolarmente conosciuto e amato dalla città, quasi sempre seduto sotto i portici di Corso Nizza (che spesso contribuiva anche a tenere puliti) assieme al suo cagnolino. Essendo deceduto in condizioni di indigenza, con la convivente che non può provvedere alle spese funerarie, non è ancora stata fissata una data per il suo funerale.

Il Comune, che si prende carico di tutte le spese funerarie per i defunti di estrema e accertata indigenza, non ha ancora provveduto ad intervenire per il commiato al “signor Angelo”, suscitando curiosità e qualche polemica presso i cittadini. Proprio per questo lo stesso Assessore ai Funebri Luca Serale ci ha tenuto a precisare che non si tratta di una questione economica: “Il servizio reso dall’ufficio comunale attua in pieno il principio di Pietas. Con questo termine non intendiamo “Pietà” ma il rispetto del defunto e della sua famiglia, che si attua in questi rari casi (circa 3 ogni anno) con un rigoroso procedimento amministrativo. Dunque l’attesa per il funerale non dipende da tempistiche di gestione, ma dal rapido reperimento o meno degli eredi. Non si tratta neppure di una questione economica: il Consiglio Comunale ha sempre approvato gli stanziamenti destinati all’Ufficio Funebri, sufficienti per liquidare le somme necessarie allo svolgimento dei funerali di defunti in condizioni di accertata indigenza. Inoltre, nel caso in cui la compagna decida di non tenere i suoi cani, saranno affidati al Servizio di Tutela Animali del Comune. Auspichiamo di risolvere la questione entro pochi giorni, per poter dare così una degna sepoltura al defunto”.

Nella fattispecie, dunque, essendo emerso che il signor Caliò aveva dei figli, il Comune sta cercando di rintracciarli. Se entro quindici giorni dalla segnalazione di morte dell’ospedale (datata 10 marzo) non si sarà potuto rintracciare nessun erede disponibile a farsi carico delle spese funerarie, il Comune affiderà la salma ad una ditta di onoranze funebri per procedere con le esequie, facendosi carico di tutte le spese, come previsto dal regolamento. “La ricerca di parenti e la comunicazione a loro del decesso del famigliare (svolte secondo le prerogative della Costituzione Italiana) – si legge nel regolamento comunale – sono una forma di rispetto verso coloro che, in vita e per motivi sconosciuti all’ufficio, hanno talvolta scelto di far perdere le loro tracce o di ridurre se non eliminare i contatti diretti con il resto della famiglia. Altrettanto importante è l’acquisizione dai familiari delle volontà del defunto in merito al funerale, all’inumazione o alla tumulazione ed eventuale cremazione”.