Crisi Egea, la lombarda A2A valuta di entrare nel capitale sociale

17 marzo 2023 | 08:10
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Crisi Egea, la lombarda A2A valuta di entrare nel capitale sociale
La sede Egea di Alba

Ieri la notizia di una offerta per il 50,1% della multiutility di Alba che dà lavoro a circa 1300 dipendenti, partecipata da circa 100 Comuni e da molti imprenditori piemontesi

Egea, azienda “multiutility” di luce e gas nata ad Alba nel 1956, è in difficoltà a causa della crisi energetica dello scorso anno e degli extra costi di gas ed elettricità. In base ai dati ufficiali, al 31 dicembre 2022, il debito verso i fornitori ammonterebbe a 101,4 milioni di euro di cui 74,8 milioni già scaduti. 

Stanno comunque arrivando buone notizie: proprio ieri, giovedì 16 marzo, nel corso dell’assemblea dei soci della A2A Spa che vede come principali azionisti il comune di Brescia e di Milano, la multiutility dell’energia ha ufficialmente rivelato l’intenzione di proporre un’offerta di acquisto non vincolante del 50,1% di Egea, attraverso un aumento di capitale basato su una valutazione del valore d’impresa compreso tra i 560 e i 605 milioni di euro. In una nota si dice che l’offerta potrebbe essere formalizzata entro il prossimo 15 maggio. «L’esame dei conti (due diligence) sarà avviato nei prossimi giorni e si concluderà con l’eventuale offerta definitiva». 

La trattativa non è vincolante, come confermato da entrambe le società. Egea potrebbe valutare infatti anche altre offerte per uscire dalle tensioni finanziarie Anche un altro colosso come Iren avrebbe già preso contatti e ora sarebbe pronta a presentare un’offerta. Questo perché l’azienda albese potrebbe far gola a molti per la sua solidità, messa in crisi di liquidità da una situazione temporanea.

«L’assessorato al Lavoro sta monitorando la situazione» fa sapere l’assessore regionale  Elena Chiorino. «Al momento non sono in corso procedure di licenziamento, né di cassa integrazione e soprattutto non risultano pervenute note o segnalazioni dai sindacati. Siamo in una fase di programmazione industriale, pertanto confermo fin da ora la massima attenzione per quanto riguarda il mantenimento dell’occupazione».

«La Regioni vigili sulla crisi del gruppo» chiede il consigliere Pd Maurizio Marello, albese e già sindaco della cittadina, che conosce molto bene l’azienda. «Si tratta di una realtà che dà lavoro a circa 1300 dipendenti, partecipata da circa 100 Comuni e da molti imprenditori piemontesi e che gestisce numerosi servizi di pubblica rilevanza nei territori piemontesi. La Regione deve salvaguardare le lavoratrici ed i lavoratori del Gruppo, deve essere salvaguardato lo sforzo economico dei soggetti pubblici e privati, debbono essere salvaguardati i servizi che Egea gestisce in tante province del Piemonte».

Nel 2021, secondo i dati riportati nel Bilancio di Sostenibilità dell’azienda, i clienti gestiti per quanto riguarda la vendita di energia elettrica e gas sono stati oltre 280.000, con oltre 423 milioni di metri cubi di gas venduto e 5.488 GWh di energia elettrica venduta. La rete Egea di teleriscaldamento, invece, complessivamente, raggiunge una lunghezza di 154 chilometri per una popolazione servita di 154.300 persone.