La manifestazione “Cuneo per l’Ucraina” a cura dei Radicali cuneesi

24 febbraio 2023 | 10:37
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Si è tenuta ieri sera alle 18 in Piazzetta Audifreddi la mobilitazione a sostegno dell’Ucraina da parte di diverse forze politiche cuneesi a distanza di un anno dall’aggressione russa.

Cuneo. Si è tenuta ieri sera alle 18 in Piazzetta Audifreddi la manifestazione “Cuneo per l’Ucraina”, organizzata dall’Associazione Radicali Cuneo – Gianfranco Donadei insieme a +Europa Granda, la sezione cuneese del PD, di Azione-Italia Viva, del Comitato X febbraio e dell’Associazione Culturale Ego Bianchi.

Un incontro in cui è stata ribadio ancora una volta il sostegno alla nazione aggredita da Putin un anno esatto fa, che non può prescindere, come si è evinto dagli interventi di tutti i partecipanti, dal sostegno militare a Kiev attraverso l’invio di armi. Il primo intervento è stato tenuto dal segretario dei radicali cuneesi Filippo Blengino che ha citato le parole della figlia di Anna Politkovskaja, che ha sostenuto come si conosce Putin e il suo modus operandi da più di vent’anni (sua madre è stata uccisa all’inizio degli anni 2000). Blengino ha poi definito vergognoso il fatto che la Lega di Matteo Salvini sia a tutt’oggi alleato del partito del presidente russo. “La diplomazia russa non vuole la pace – ha continuato il radicale – Putin ha violato ogni norma del diritto internazionale ed è necessario sostenere militarmente l’Ucraina perchè si sta combattendo anche per i nostri valori”.

Gli ha fatto eco il coordinatore di +Europa Granda Flavio Martino, che ha dichiarato che bisogna andare oltre questo “momento di stanchezza” che dopo un anno comincia a farsi largo nelle menti di molti, che non significa cambiare idea e rinunciare a sostenere militarmente Kiev. Martino ha poi elogiato la coerenza di Giorgia Meloni, che ancora l’altro giorno a Kiev ha definito l’invio di armi all’Ucraina l’unico possibile lavoro per la pace, come sosteneva già quando era all’opposizione, nonostante l'”impresentabilità” dei suoi due principali alleati, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi, che continuano a sostenere tesi “vergognose” in proposito.

Sono infine intervenuti i rappresentanti del Partito Democratico, di Azione-Italia Viva e della comunità ucraina cuneese, che hanno tutti ribadito la necessità di continuare ad inviare armi a Kiev.