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Il Buongiorno di Cuneo24

14 febbraio 2023 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1903 inaugurato a Bari il Teatro Petruzzelli

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:27 e tramonta alle 18:01. Durata del giorno dieci ore e trentaquattro minuti.

Santi del giorno
San Valentino, martire, è il protettore di innamorati, fidanzati ed epilettici.
San Cirillo, monaco, apostolo degli slavi e San Metodio, vescovo, apostolo degli slavi, sono i protettori dei professori.

Avvenimenti
869 – Muore a Roma il monaco Cirillo (nato a Tessalonica nell’826), evangelizzatore di Pannonia e Moravia col fratello Metodio e inventore dell’alfabeto glagolitico per i popoli slavi.
1903 – Inaugurato a Bari il Teatro Petruzzelli. Nel cuore del Borgo Murattiano di Bari, l’iniziativa illuminata di due cittadini, sostenuta dalle istituzioni comunali, fece sorgere uno dei teatri più grandiosi d’Europa: il Petruzzelli. L’opera prese forma verso la fine del XIX secolo, per merito dei fratelli Onofrio e Antonio Petruzzelli, commercianti di origine triestina, che convinsero il Comune a cedergli il terreno, con l’impegno a realizzare e gestire un nuovo teatro. Disegnato dall’ingegnere barese Angelo Messeni, l’edificio venne modellato, architettonicamente, sui migliori esempi di teatro europeo, in particolare il San Carlo di Napoli e l’Opéra di Parigi, riflettendo il gusto umbertino, diffuso all’epoca e in linea con le altre costruzioni del Borgo Murattiano. Posta la prima pietra nel 1897, i lavori vennero portati a termine nel 1903, con un costo complessivo di 1.600.000 lire (cifra esorbitante per quegli anni). Ad inaugurare il Teatro Petruzzelli, il 14 febbraio di quell’anno, fu l’opera lirica Gli Ugonotti di Giacomo Meyerbeer. Dopo aver ospitato illustri compositori, come Pietro Mascagni, e cantanti, su tutti Frank Sinatra e Luciano Pavarotti, nella notte tra il 26 e il 27 ottobre 1991 venne in parte distrutto da uno spaventoso incendio di origine dolosa. Ricostruito fedelmente al progetto originario, il nuovo teatro venne riaperto alla fine del 2009.
1991 – Al cinema “Il silenzio degli innocenti“. «Vorrei che potessimo parlare più a lungo, ma sto per avere un vecchio amico per cena, stasera. Addio». Si congeda così il sanguinario Dr Lecter dall’investigatrice Starling, nella scena finale de Il silenzio degli innocenti (titolo originale The Silence of the Lambs), uscito per la prima volta nel ’91 negli Stati Uniti d’America. Un thriller di straordinaria qualità recitativa che oltre allo sconosciuto regista Jonathan Demme, rende popolare sulla scena internazionale l’attore Anthony Hopkins, premiato con l’Oscar come Migliore attore protagonista (con soli 16 minuti di recitazione, quasi un record nella storia del prestigioso premio). È lui a dare un volto allo psichiatra antropofago Hannibal Lecter, che, dalla prigione di massima sicurezza dov’è rinchiuso, guida nelle indagini l’investigatrice Clarice Starling, impersonata da Jodie Foster. L’agente è sulle tracce di Buffalo Bill, un pericoloso serial killer che rapisce giovani donne per poi ucciderle e scuoiarle. Riesce a convincere Lecter ad aiutarla rivelando in cambio a quest’ultimo ricordi e traumi indelebili del suo passato, in un continuo alternarsi di flashback e vita presente. La disarmante capacità dell’uomo di scandagliare l’animo umano e la sua esperienza di medico mettono Starling nelle condizioni di immedesimarsi in Buffalo Bill e comprendere in che modo avvicina le sue vittime. La narrazione avvincente, tipica del genere psycho-thriller, si sviluppa su due binari che corrispondono al punto d’osservazione di lucida morbosità del Dr Lecter e di quello razionale e tormentato di Starling. Seconda pellicola della saga di Hannibal Lecter (la prima è del 1986), creata dallo scrittore Thomas Harris, gli autori si sono ispirati per la sceneggiatura ai crimini del serial killer statunitense Gary Heidnik, mentre Buffalo Bill richiama la follia omicida di Ed Gein. Costato 19 milioni di dollari, il film ottiene un ottimo riscontro al botteghino, superando complessivamente i 272 milioni d’incasso a livello mondiale. Un successo coronato dalle cinque più importanti statuette (miglior film, regia, attore, attrice e sceneggiatura non originale) conquistate al Kodak Theatre di Hollywood. Molta meno fortuna avranno i successivi capitoli della saga ispirata ai romanzi di Harris: il sequel Hannibal (2001) di Ridley Scott, e i due prequel Red Dragon (2002) e Hannibal Lecter – Le origini del male (2007), rispettivamente di Brett Ratner e Peter Webber.
2003 – Muore la pecora Dolly, il primo mammifero frutto di clonazione.

Nati in questo giorno
Valentina Vezzali – Nata a Jesi (in provincia di Ancona), è una campionessa olimpica di scherma, nella specialità del fioretto, portabandiera italiana nella cerimonia di apertura di Londra 2012. È la prima al mondo a vincere tre medaglie d’oro nella scherma in tre Olimpiadi consecutive e tre ori olimpici in gare a squadre. Partecipa a cinque Olimpiadi (dal 1996 al 2012, sfiorando la qualificazione a quelle di Rio 2016) e conquista sei ori, un argento e due bronzi, diventando l’azzurra più medagliata di tutti i tempi ed entrando a pieno titolo nella storia dello sport mondiale, anche per la longevità. Il suo palmarès è completato da 16 ori mondiali (con 6 argenti e 4 bronzi) e 13 europei (con 4 secondi posti e 4 terzi). Chiude la carriera agonistica a fine aprile 2016 con la conquista dell’argento nel fioretto a squadre, ai Mondiali di Rio 2016. Nelle elezioni politiche di febbraio 2013 è eletta alla Camera dei deputati. Dal 16 marzo 2021 al 22 ottobre 2022, nel governo Draghi, è il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport. Compie 49 anni.
Daria Bignardi – Volto noto dell’intrattenimento televisivo, la sua attività editoriale si divide tra il ruolo di giornalista/conduttrice e di scrittrice. Nata a Ferrara, dopo la laurea in Lettere nel 1984 si trasferisce a Milano e intraprende la carriera pubblicistica, collaborando con Panorama e con il mensile Chorus. A 30 anni la prima grande esperienza in TV come redattrice dei programmi RAI Milano, Italia e “Punto e a Capo”. In casa Mediaset si mette in mostra per la rubrica letteraria “A tutto volume” e in seguito per Tempi moderni, che le fa conquistare il Premio Alghero per il Giornalismo. Il vero trampolino di lancio arriva nel 2000, quando è chiamata a condurre la prima edizione del reality Grande Fratello, vincendo il Telegatto e l’Oscar della TV. Dopo il flop del secondo reality, “La fattoria”, passa a LA7, ideando e conducendo il talk show Le invasioni barbariche, riscuotendo premi e consensi di pubblico e critica. Dopo un breve ritorno in RAI, segnato da divergenze con i vertici dell’azienda, riprende il talk su LA7. Sei i romanzi pubblicati, il primo, Non vi lascerò orfani, nel 2009 ottiene il Premio Elsa Morante, nel 2014 arriva L’amore che ti meriti, edito da Mondadori. Santa degli impossibili è titolo del quinto libro uscito nel maggio 2015. Quasi tre anni dopo si occupa dei problemi delle coppie e di salute (cancro al seno) nel sesto romanzo Storia della mia ansia. Da febbraio 2016 ricopre il ruolo di direttrice di rete di Rai 3 fino alle dimissioni di luglio 2017. Dal 16 ottobre 2019 all’11 novembre 2020 conduce su Nove il talkshow L’Assedio. Festeggia 62 anni.

Eventi sportivi
1982 – Un gran gol di Conti spiana la strada ai giallorossi contro il Torino. La Roma dopo un periodo difficile, torna alla vittoria dopo quasi 2 mesi contro un Torino rimaneggiato. Per mezz’ora l’incontro rimane in equilibrio ma poi dopo il gol di Conti diventa tutto in discesa per i giallorossi. Poi Turone e Chierico chiudono il match. All’olimpico anche uno spettatore eccezionale: Jeorge Ben.

Proverbio / Citazione
San Valintinu: Lo zitu è vicinu” (San Valentino: il fidanzato è vicino). Proverbio siciliano.
“Una passione non vissuta è peggio di una consumata” Daria Bignardi