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Il Buongiorno di Cuneo24

3 febbraio 2023 | 08:01
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1957 in onda Carosello

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:42 e tramonta alle 17:46. Durata del giorno dieci ore e quattro minuti.

Santi del giorno
San Biagio, vescovo e Martire, è il protettore di pastori, agricoltori, cardatori, suonatori di strumenti a fiato, materassai e laringoiatri.
Sant’Oscar, ansgario, vescovo.
San Celerino di Cartagine, martire.

Avvenimenti
1957 – In onda Carosello. Fare zapping non si poteva, perché il telecomando sarebbe arrivato vent’anni dopo. Tuttavia, quando arrivava la pubblicità nessuno sbuffava, al contrario tutta la famiglia si godeva il piccolo teatrino di personaggi reali e immaginari associati ad altrettanti prodotti commerciali. Ultimi scampoli degli anni Cinquanta, in TV compare per la prima volta Carosello. A tre anni dall’avvio del «suo regolare servizio di trasmissioni televisive», annunciato da Fulvia Colombo, la RAI aveva arricchito il proprio palinsesto con diversi sceneggiati e giochi a quiz, questi ultimi affidati all’onnipresente Mike Bongiorno. Sulla scia di questa graduale apertura ai moderni linguaggi della comunicazione televisiva unita all’obiettivo di aumentare le entrate, l’azienda sposò l’idea di dare spazio alla pubblicità. Fu escogitato un preciso format che, nel ricreare l’ambientazione teatrale, desse l’idea di proporre un mini varietà soltanto in minima parte occupato dal prodotto da reclamizzare. Le regole, assai rigide, furono dettate dalla SACIS (società di produzione e censore della RAI): ogni scenetta, rigorosamente in bianco e nero, poteva durare al massimo 2 minuti e 15 secondi, dei quali solo gli ultimi 35 secondi da dedicare alla reclame. Il nome della nuova striscia venne suggerito da Marcello Severati, ispirato probabilmente dal recente film musicale Carosello napoletano. Di derivazione partenopea anche il teatrino, disegnato su un bozzetto di Gianni Polidori. Autore della sigla Luciano Emmer, seguita da un rullo di tamburi e da una tipica tarantella. L’esordio, fissato inizialmente per l’inizio dell’anno, avvenne sul primo canale RAI, alle 20.50 di domenica 3 febbraio. “Shell”, “l’Oreal”, “Singer” e “Cynar” i primi marchi pubblicizzati, ognuno preceduto da una piccola scenetta recitata da noti attori e personaggi dello spettacolo. Così lo spot, in maniera tutt’altro che aggressiva, entrava nelle case di migliaia di italiani (gli abbonati in quel momento ammontavano a poco meno di 700 mila), che col passare del tempo iniziarono ad affezionarsi ai vari personaggi che sfilavano sullo schermo. I grandi seguivano soprattutto gli sketch delle star del cinema e della TV come Totò, Macario, Vittorio Gassman, Mina e Nino Manfredi. Nelle simpatie dei piccoli entrarono le storielle di figure immaginarie come Angelino, Carmencita e soprattutto il pulcino Calimero, che venivano ad essere una sorta di antesignani dei cartoni animati. Un piccolo show di centotrentacinque secondi curato da grandi firme della regia del calibro di Luigi Magni, Gillo Pontecorvo, Ermanno Olmi e Sergio Leone. Oltre alle numerose innovazioni nel linguaggio televisivo, la trasmissione scandiva la quotidianità delle famiglie imponendosi come fenomeno sociale: lo dimostra il fatto che ogni volta i bambini si sentivano ripetere dai loro genitori il monito «a letto dopo Carosello». Meriti che facevano passare in secondo piano l’aspetto commerciale, a dispetto delle critiche che lo dipingevano come un programma diseducativo. Dopo aver dato colore alle serate degli italiani per vent’anni, Carosello andò in pensione il 1° gennaio 1977, con il saluto di addio affidato a Raffaella Carrà. Nel 2013 la RAI ne ha lanciato una versione “Reloaded”, con una seconda edizione trasmessa fino a febbraio 2014.
1969 – Al Cairo, Yasser Arafat viene nominato capo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina dal Congresso Nazionale Palestinese.
1998 – Strage del Cermis. La stagione invernale in Trentino è nel suo periodo di massima affluenza e la funivia trasporta ogni giorno centinaia di persone dalla stazione di Cavalese, in provincia di Trento, agli impianti sciistici del Cermis. Sono da poco passate le 15, quando una cabina con venti persone (7 tedeschi, 5 belgi, 3 italiani, 2 austriaci, 2 polacchi e 1 olandese di 14 anni) a bordo inizia la discesa verso Cavalese. A 300 m dall’arrivo, con le lancette sulle 15,13, accade l’impensabile: un aereo militare Prowler del corpo dei Marines, decollato dalla base Nato di Aviano, tenta una manovra azzardata, ai limiti della follia. Nel tentativo di passare in volo radente sotto i cavi della funivia, li trancia, facendo precipitare al suolo, a un’altezza di 100 m, la cabina. Per i 19 turisti e il manovratore non c’è scampo. La vicenda scatena l’indignazione dell’opinione pubblica italiana, ancora scossa dalla tragedia verificatasi sempre sulla stessa funivia il 9 marzo del 1976, in cui persero la vita 42 persone. Tra omissioni e depistaggi, i quattro marines la fanno franca e nel 1999 la corte marziale degli Stati Uniti li assolve, stabilendo tuttavia un risarcimento di 40 milioni di dollari per i parenti delle vittime. L’episodio resterà un nervo scoperto (uno dei tanti) nei rapporti tra Italia e USA.
2011 – Internet esaurisce gli indirizzi IPv4. Protocollo di base per il funzionamento di Internet stesso.

Nati in questo giorno
Stefano Mei – Nato a La Spezia, è stato un campione di atletica leggera, inizialmente impegnato nel mezzofondo e poi specialista dei 10.000 metri piani. Ha stabilito numerosi record, anche a livello giovanile, su varie distanze. Nei Giochi Olimpici di Los Angeles 1984 è arrivato settimo nella semifinale dei 1500 metri (con il tempo di 3’37″96). Negli Europei ha vinto a Stoccarda 1986 un oro sui 10.000 metri, quando il podio è stato tutto azzurro (con il secondo posto di Alberto Cova e il terzo di Salvatore Antibo), e un argento sui 5.000. Quattro anni dopo, agli Europei di Spalato, si è classificato al terzo posto sui 10.000. Festeggia 60 anni.
Alvaro Vitali – Una maschera comica naturale, la più irriverente e scollacciata del cinema italiano, in cui è stato un assoluto protagonista della commedia sexy. Nato a Roma, a 18 anni incrocia sul suo cammino il grande regista Federico Fellini, che prima lo fa debuttare in “Fellini Satyricon” e poi lo richiama per piccoli ruoli in altri tre film, su tutti il capolavoro Amarcord (Oscar come “miglior film” nel 1975). Gli anni Settanta lo vedono salire alla ribalta della commedia sexy, accanto a comici noti, come Lino Banfi e Renzo Montagnani, e a bellissime attrici, su tutte Edwige Fenech. Nel decennio successivo giunge all’apice della popolarità con Pierino, personaggio comune nella tradizione italiana delle barzellette e che lui porta per la prima volta sullo schermo. Il nuovo millennio lo vede protagonista in TV a Striscia la notizia, con la parodia di Jean Todt, e nel 2006 alla terza edizione del reality “La fattoria”, come concorrente. Compie 73 anni.

Eventi sportivi
2001 – Ciclismo. L’Etoile de Bessèges, corsa nella quale farà il suo esordio Vincenzo Nibali.

Proverbio / Citazione
Co’ riva San Biasio ti ga el giasso sul naso (Il giorno della festa di S. Biagio hai il ghiaccio sul naso, cioè c’è il gelo).
“Di me c’è solo da dire che sono un umile combattente palestinese” Yasser Arafat