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Il Buongiorno di Cuneo24

2 febbraio 2023 | 08:02
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 2004 Federer n° 1 al mondo

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:43 e tramonta alle 17:44. Durata del giorno dieci ore ed un minuto.

Santi del giorno
Presentazione del Signore, detta anche Candelora.

Avvenimenti
1922 – Pubblicato l’Ulisse di Joyce – Caposaldo della letteratura del Novecento e opera cruciale nella nascita del romanzo moderno, l’Ulisse di James Joyce venne pubblicato a Parigi dalla libreria “Shakespeare and Company”, luogo d’incontro di scrittori e artisti del calibro di Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald. Scritto tra il 1914 e il 1921, il libro venne diviso in 18 capitoli, ognuno con una tecnica narrativa diversa e richiamando nel titolo i canti dell’Odissea di Omero. Ambientata a Dublino, in Irlanda, la storia ha per protagonista Leopold Bloom, una sorta di eroe moderno. La narrazione si sviluppa attraverso i suoi pensieri e quelli degli altri protagonisti, presentati in forma sconnessa e spesso sgrammaticata attraverso il cosiddetto flusso di coscienza (stream of consciousness in inglese). Tutto si svolge in una sola giornata, il 16 giugno 1904, data entrata nella storia della letteratura e ribattezzata “Bloomsday” dai fan del romanzo, che ogni anno, in questo giorno, si ritrovano per celebrarlo con letture ed altri eventi. Una copia del manoscritto autografo di Joyce è attualmente custodita presso il presso il Rosenbach Museum and Library di Filadelfia.
1971 – Viene firmata la Convenzione di Ramsar.
1990 – Viene ucciso a Roma il boss della Banda della Magliana Enrico De Pedis.
2007 – L’ispettore Raciti vittima del tifo violento. Morire a quarant’anni compiendo il proprio dovere nell’arginare la violenza e la barbarie che inquinano da sempre lo sport. E’ il tragico destino cui andò incontro un poliziotto catanese, padre di due figli, colpevole di trovarsi a prestare la propria attività di servizio d’ordine, in un maledetto venerdì di febbraio. La città etnea aveva atteso dall’inizio del campionato questo match. Il Derby di Sicilia, con i rivali di sempre del Palermo, si era giocato l’ultima volta in serie A nella stagione ’62-’63. Il ritorno del Catania nella massima serie dopo 36 anni aveva riacceso i riflettori sulla sfida, e non solo quelli di tifosi e media. Messo in calendario al 4 febbraio, la concomitanza con la festa di Sant’Agata (santa patrona della città) aveva spinto le istituzioni cittadine a chiederne il rinvio, per evitare disordini. Alla fine si optò per l’anticipo al venerdì, alle 18.30, rispetto agli altri incontri della III giornata di ritorno del campionato 2006-07. Fin dalle prime battute del match, all’esterno dello stadio “Angelo Massimino”, s’iniziarono a registrare i primi scontri tra gli ultras catanesi e la tifoseria ospite, divisi da un cordone di centinaia di agenti in assetto antisommossa. Tra loro l’ispettore capo di polizia Filippo Raciti, catanese doc, che aveva da poco compiuto quarant’anni. Mentre fuori il clima si faceva sempre più incandescente, all’interno gli spettatori, ignari, continuavano a seguire la partita fino ai primi lanci di lacrimogeni: a questo punto si scatenò il panico ed iniziò una fuga in massa verso i cancelli, con l’arbitro costretto a sospendere la gara per 40 minuti. Nel frattempo si rincorsero le notizie sui primi feriti tra gli agenti. Il peggio, però, doveva ancora venire. Finito l’incontro all’esterno dello stadio si scatenò la guerriglia, con 1.200 agenti impegnati a contenere la furia devastatrice di 250 ultras locali. Verso le 22 si apprese della morte di Raciti. L’agente, colpito violentemente da un corpo contundente (nelle prime ore si era parlato erroneamente di una bomba carta), era stato trasportato al vicino ospedale Garibaldi ferito gravemente e qui, dopo tre quarti d’ora di agonia, era spirato. La notizia fu scioccante per gli addetti ai lavori, considerando che soltanto il sabato precedente un altro tragico episodio si era verificato nell’ambiente calcistico, con la morte di un dirigente di una squadra dilettantistica, aggredito a calci e pugni dai calciatori della squadra avversaria. In quel momento il mondo del calcio, attraverso la voce della FIGC, decise di fermarsi per mandare un messaggio forte contro la violenza nello sport. A livello governativo si presero importanti misure per prevenire e punire gli episodi di intemperanza tra i supporter. Tra queste la scelta, demandata all’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale, di autorizzare o meno le trasferte delle tifoserie più “calde”. Sul piano delle indagini, grazie alle riprese del circuito di videosorveglianza dello stadio, fu possibile ricostruire, in poco tempo, la dinamica dell’accaduto e risalire all’identità degli autori dell’aggressione omicida. In pratica, a causare la ferita mortale allo sfortunato agente era stato un sottolavandino, scardinato dai bagni dello stadio e lanciato con violenza da due individui. Questi ultimi vennero identificati in Antonio Speziale, principale indiziato e all’epoca minorenne, e Daniele Micale, entrambi ultras del Catania. Nonostante avesse continuato fino all’ultimo a professarsi innocente, il primo venne condannato a 14 anni di carcere per omicidio preterintenzionale, condanna poi ridotta a 8 in Corte d’Appello e confermata in Cassazione. Undici anni in via definitiva per il secondo. La tragedia, che valse a Raciti la medaglia d’oro al valor civile alla memoria, non impedì alla moglie Marisa Grasso di impegnarsi attivamente come ambasciatrice di una cultura dello sport estranea a qualsiasi forma di violenza, in campo e sugli spalti. La stessa presenziò al derby di Sicilia del 2011, tornato a giocarsi nuovamente al Massimino a quattro anni dalla morte di Raciti.

Nati in questo giorno
Gabriella Golia – Volto storico della TV commerciale degli anni Ottanta e Novanta, in cui ha lavorato soprattuto come annunciatrice, oltre che come conduttrice e attrice. Nata a Milano, è ancora bambina quando fa il primo ingresso in TV, girando numerosi spot pubblicitari e praticando il ballo. Lanciata dalla vittoria al concorso di Miss Teenager, alla fine degli anni Settanta diventa annunciatrice di Antenna Nord, rinominata Italia 1 nel 1982. Tra i programmi condotti, Vota la voce con Claudio Cecchetto e il “XIII festival mondiale del circo di domani” su Canale 5. Lasciata Mediaset nel 2002, otto anni dopo torna in TV come annunciatrice per la rete pluriregionale Studio1 e conduce il talk show “Oggi e ieri”. Festeggia 64 anni.
James Joyce (1882/1941) – Tra i massimi scrittori del Novecento, con la sua rivoluzione stilistica aprì la strada al modernismo letterario. Irlandese di Dublino, rimase sempre legato alla sua terra, pur viaggiando molto attraverso l’Europa. Studiò in Italia dove strinse una solida amicizia con Italo Svevo, che ebbe un ruolo importante nelle scelte letterarie di Joyce. Nel 1914 pubblicò la prima opera, la raccolta di racconti “Gente di Dublino”, seguita a breve distanza dal romanzo “Ritratto dell’artista da giovane”, con cui cominciò la sua critica alla cultura cattolica e tradizionalista della sua terra. Nel 1922 diede alle stampe il suo capolavoro, Ulisse, rivoluzionando per sempre il romanzo europeo e introducendo la figura dell’eroe moderno, dell’uomo qualsiasi in lotta con le insidie della quotidianità. Morto a Zurigo nel gennaio del 1941, lasciò in eredità alla letteratura successiva il suo linguaggio innovativo, denominato flusso di coscienza, modellato su quello del pensiero e in ciò riprodotto come un insieme confuso e sconnesso di frasi.

Eventi sportivi
2004 – Federer n° 1 al mondo. Lo svizzero Roger Federer è primo nel Ranking ATP, il sistema per stilare una classifica dei tennisti più bravi. Rimarrà numero 1 al mondo fino al 17 agosto 2008, stabilendo l’ancora imbattuto record di 237 settimane consecutive; seguono altri due miti del tennis mondiale Jimmy Connors con 160 settimane (luglio ’74 – agosto ’77) e Ivan Lendl con 157 settimane (settembre ’75 – settembre ’78). Altre due volte Federer sarà primo (luglio 2009 – giugno 2010 e luglio/novembre 2012), con un totale di 302 settimane, superando il precedente record di 286 raggiunto nel 2000 da Pete Sampras.

Proverbio / Citazione
Se la Madòna è nevalora, de l’inverno semo fora; se l’é serenente semo in mezo ai tempe.
“Quando un’anima nasce in questo paese le vengono gettate delle reti per impedire che fugga” James Joyce

Quando vien la Candelora dall’inverno semo fora, ma se piove e tira vento nell’inverno semo dentro.
“Non basta nuotare, l’acqua bisogna scuoterla” Filippo Magnini