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Dovetta e Dalmasso: “la chiusura della BPER di Piasco è un segnale negativo per la valle Varaita e per la montagna”

4 febbraio 2023 | 09:29
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Dovetta e Dalmasso: “la chiusura della BPER di Piasco è un segnale negativo per la valle Varaita e per la montagna”

Il Presidente e la Consigliera dell’Unione Montana Valle Varaita si esprimono con preoccupazione sulla vicenda; l’Ente prenderà contatto con i vertici del gruppo bancario per scongiurare la chiusura

La chiusura della Filiale di Piasco della BPER Banca è un segnale negativo per il nostro territorio, che ha spinto il Presidente dell’Unione Montana Valle Varaita Silvano Dovetta e la Consigliera Stefania Dalmasso, che siede anche nel Consiglio comunale di Piasco, ad una riflessione sul tema, propedeutica ad un intervento per evitare che ciò accada.

Secondo uno studio pubblicato da Ires Piemonte nella nostra regione sono oltre tre milioni le persone che vivono in aree rurali. Tra il 2014 e il 2021 le attività dei servizi finanziari sono rimaste stabili a livello regionale (-0,1%) ma vi è stata una drastica riduzione nelle aree rurali (circa del 22%). Le ragioni principali sono da imputarsi ad una progressiva digitalizzazione dei servizi ed alle fusioni e acquisizioni degli istituti di credito che hanno avuto come conseguenza la chiusura di molti sportelli per ridurre i costi. I comuni che si sono desertificati, ovvero quelli che tra il 2014 ed il 2020 hanno perso la presenza dell’unico sportello bancario, sono il 67,6% dei comuni montani.
Il calo demografico ha causato, nei decenni, una diminuzione dei servizi innescando una spirale negativa molto difficile da fermare. Se non si riuscirà a invertire questa rotta, le conseguenze saranno gravi sotto molti punti di vista.
In questo contesto risulta difficile pensare ad un miglioramento della situazione senza adeguate iniziative che possano incentivare la popolazione residente a restare o a richiamarne di nuova. Trasferire il servizio a Costigliole Saluzzo, privando Piasco di uno sportello, frequentato, tra l’altro, da una clientela anche anziana e poco avvezza all’on line, è un disservizio pesante che contrasta con la volontà di ripopolare la montagna e rendere la vita più agevole a chi la abita. Oltretutto Piasco è un comune di bassa valle, con una popolazione numerosa: questo è davvero un segnale di come la rarefazione dei servizi stia avanzando in un modo che riteniamo pericolosamente insostenibile”.