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Asti-Cuneo, domani si decide sull’ultimo lotto da Verduno a Cherasco

8 febbraio 2023 | 07:21
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Asti-Cuneo, domani si decide sull’ultimo lotto da Verduno a Cherasco
In rosso il lotto Verduno Cherasco

Tra le opzioni, la presa di posizione del Consiglio dei Ministri per superare le resistenze emerse nelle ultime ore. Cirio giovedì sarà a Roma, insieme all’assessore Gabusi, al viceministro alle Infrastrutture Rixi e alla società concessionaria per un vertice con i tecnici del Ministero della Cultura

Domani, giovedì 9 febbraio, sarà un giorno importante per il cuneese. I sindaci dei 54 comuni dell’azienda cuneese smaltimento rifiuti (ACSR Spa) si incontreranno per confermare o meno la volontà di realizzare il nuovo impianto di smaltimento rifiuti di San Nicolao, nel comune di Borgo San Dalmazzo, finanziato dal PNRR con oltre 12 milioni [leggi l’articolo], ma si deciderà anche il futuro dell’autostrada Asti Cuneo.

Si incontreranno infatti anche i due ministri Gennaro Sangiuliano (MIC) e Matteo Salvini (MIT) con la dirigente ad interim della soprintendenza per i beni culturali e ambientali di Alessandria, Asti e Cuneo. Tema del meeting l’ultimo lotto della autostrada Asti-Cuneo, il famoso tratto da Verduno a Cherasco, che nel progetto originale doveva essere scavato in galleria per salvaguardare le colline tutelate come patrimonio mondiale dall’Unesco e poi, considerati i costi e lo scarso traffico, si era deciso per una meno costosa realizzazione in superficie, con tre viadotti.

Ieri a far sapere per primo che qualcosa non andava, è stato il ministro Salvini con una dichiarazione ripresa su twitter dal portale Politics Ultimora: «Sulla realizzazione della Asti-Cuneo il sovrintendente ha detto no. Questa mattina mi sono imbufalito». Poco dopo il ministero dichiara che si lavora «per sbloccare la Asti-Cuneo. Tra le opzioni, la presa di posizione del Consiglio dei Ministri per superare le resistenze emerse nelle ultime ore. Tecnicamente, si valuta l’attivazione della procedura di superamento del dissenso»”. Tradotto in parole povere, quando un ministro è contrario e un altro è favorevole, si chiede un voto dell’intero consiglio dei ministri.

A questo punto interviene il Terzo Polo con una nota di Enrico Costa e di Luigi Marattin: «Stavolta lo stop arriva da un governo i cui esponenti per anni avevano promesso di battersi contro i diktat dell’ambientalismo ideologico, contro lo strapotere delle Soprintendenze, contro i ritardi della burocrazia».

Interviene anche l’ex sindaco di Alba e consigliere regionale del Partito democratico Maurizio Marello: «Forse la Giunta è stata eccessivamente ottimista nel considerare ormai cosa fatta la realizzazione del Lotto II 6 A dell’Asti-Cuneo, il cui iter invece è stato bloccato all’ultimo step dal ministero dei Beni culturali. Non più tardi di due settimane fa l’assessore Gabusi rassicurava sulle tempistiche di un’infrastruttura di importanza fondamentale per la provincia di Cuneo e per il Piemonte. Oggi tutto viene rimesso in discussione, dunque chiedo delucidazioni alla Giunta. Abbiamo bisogno di conoscere i motivi del parere negativo che riguarda la parte del lotto tra Verduno e Cherasco, dove al posto del tunnel sotto collinare il nuovo progetto ha previsto il passaggio in superficie con relativi viadotti».

Si apprende poi che il ministro Sangiuliano avrebbe convocato a Roma per giovedì la soprintendente Lisa Accurti, ascoltando nel  frattempo il direttore generale Luigi La Rocca e il segretario generale Mario Turetta per trovare una soluzione in tempi stretti.

Infine arriva la dichiarazione del governatore del Piemonte Alberto Cirio: «Dal momento che nelle ultime ore abbiamo appreso il permanere di criticità di tipo documentale e tecnico, da parte del Ministero dei Beni Culturali, ci siamo immediatamente confrontati con il ministro Sangiuliano e con il ministro Salvini e giovedì alle ore 15 sarò a Roma, insieme all’assessore Gabusi, il viceministro alle Infrastrutture Rixi e la società concessionaria, per un vertice con i tecnici del Ministero della Cultura, in modo da entrare nel merito dei loro rilievi e superare le criticità».