Viabilità, «Alla giunta Cirio manca uno sguardo d’insieme ed una progettualità strategica»

14 gennaio 2023 | 07:15
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Viabilità, «Alla giunta Cirio manca uno sguardo d’insieme ed una progettualità strategica»
Pendolari

Il Partito Democratico esprime solidarietà ai pendolari del Cuneo Torino, sollecitando la Giunta Cirio ad affrontare seriamente le problematiche del trasporto pubblico

Il collegamento ferroviario tra Cuneo e Torino sta diventando sempre più difficile a causa dei frequenti ritardi e guasti che stanno causando non pochi problemi ai viaggiatori.

Con un lungo post pubblicato sui social media ieri, 13 gennaio, la Segreteria del Partito Democratico della Provincia di Cuneo manifesta la sua solidarietà ai pendolari che ogni giorno raggiungono il capoluogo regionale, sollecitando la Giunta Cirio  ad affrontare seriamente le problematiche del trasporto pubblico.

«È di pochi giorni fa – scrivono – l’ennesimo grido di dolore del Gruppo Pendolari della linea Cuneo-Torino e del Coordinamento Mobilità Integrata e Sostenibile (Co.M.I.S.) sottoposto agli amministratori locali della provincia. Le questioni segnalate riguardano una serie di problematiche relative al trasporto pubblico: corse mancanti, problematiche infrastrutturali e linee sospese. Il servizio commerciale permane infatti all’80-85% rispetto al periodo pre-pandemia nonostante sia stato siglato un nuovo contratto tra la Regione e il vettore Trenitalia, a differenza delle altre regioni dove invece è stato ripristinato al 100%».

Il documento entra poi in precisi dettagli: «La giunta Cirio sostiene di non disporre delle risorse per reintrodurre neppure le corse fondamentali come quella delle 23.25 da Torino a Cuneo e quella delle 4.21 in senso inverso, entrambe molto richieste da viaggiatori e pendolari, che permetterebbero le connessioni con gli aeroporti di Milano e Torino oltre ad essere indispensabili per chi effettua turni serali o al mattino presto. Altra situazione disagevole, specie per i pendolari transfrontalieri, permane sulla Cuneo Ventimiglia, dove nel fine settimana l’offerta verso le località turistiche è ridotta a causa è dell’eliminazione di una coppia di treni».

Viene ricordato che non è previsto il ripristino delle tratte Saluzzo-Savigliano e Cavallermaggiore-Bra, sospese a inizio 2020 «con il pretesto della mancanza di utenza». Una situazione che «ha causato diversi disagi a tutto il bacino, in quanto il servizio sostitutivo tramite bus non si è rivelato idoneo e sufficiente, costringendo la popolazione agli spostamenti tramite mezzi privati. Disagi amplificati dai rincari dei carburanti di questi primi giorni dell’anno, che comporta un forte incremento di spesa per lavoratori e famiglie, oltre all’aumento dei rischi da traffico, già pesanti nella provincia Granda a causa della inadeguatezza conclamata della viabilità sovracomunale. Senza nulla dire infine dell’inquinamento in una zona, la pianura Padana, che per qualità dell’aria è la peggiore d’Europa».

«È ormai evidente – conclude il PD – che a questo governo regionale manchi del tutto uno sguardo d’insieme ed una progettualità strategica per ciò che riguarda la viabilità, i trasporti e la logistica, al punto che non riescono nemmeno nelle azioni più semplici come riattivare le tratte Saluzzo-Savigliano e Cavallermaggiore-Bra che necessiterebbero solo del ripristino del servizio commerciale in quanto attualmente operative per il servizio merci».