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Il Buongiorno di Cuneo24

25 gennaio 2023 | 08:04
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Il Buongiorno di Cuneo24

Nel 1924 i primi Giochi Olimpici Invernali in Francia

Cuneo. Il sole è sorto alle 7:51 e tramonta alle 17:33. Durata del giorno nove ore e quarantadue minuti.

Santi del giorno
San Bretannione, vescovo di Tomi.
San Palemone, anacoreta in Tebaide.
Conversione di San Paolo Apostolo.

Avvenimenti
1533 – Enrico VIII sposa Anna Bolena. La necessità di avere un erede maschio e il desiderio di consolidare il ruolo di superpotenza dell’Inghilterra, sottraendola all’influenza del potere del Papa. Animato da questi propositi, Enrico VIII ripudiò la sua legittima consorte e si unì in matrimonio con Anna Bolena, decretando la rottura con Roma e aprendo la strada alla nascita della Chiesa d’Inghilterra. Figlio di Enrico VII, capostipite della dinastia Tudor, il giovane principe di Galles si trovò a indossare la corona reale a soli 18 anni e poche settimane dopo, sotto la spinta di interessi dinastici e contingenze politiche, sposò Caterina d’Aragona, figlia del re di Sardegna e Sicilia, Ferdinando II, e della regina Isabella di Castiglia, e già sposa di Arturo Tudor (fratello maggiore di Enrico, prematuramente scomparso). L’unione si rivelò infelice fin dai primi anni, in particolare per il mancato arrivo di un erede maschio, agognato dal Sovrano per conservare il trono alla dinastia Tudor. Dopo due figli nati morti, Caterina partorì una bambina, Maria, e a questo punto suo marito comprese che non sarebbe stata in grado di dargli altri figli. Nel frattempo, aveva iniziato una relazione segreta con la giovane Anna Bolena, figlia di un importante diplomatico inglese, conosciuta durante i festeggiamenti di carnevale del 1526. Sette anni dopo, il Re decise di mettere in opera il suo piano. Pretese che 83 fra nobili, vescovi e cardinali d’Inghilterra, sottoscrivessero la sua richiesta di dichiarare nullo il matrimonio con la prima moglie, con il pretesto che non riusciva ad avere figli. Il documento fu respinto al mittente da papa Clemente VII che in un primo momento si era dichiarato favorevole a concedere l’annullamento, sulla base di quanto stabilito da una precedente bolla papale. A far cambiare idea al Pontefice fu Carlo V, nipote di Caterina e capo del Sacro Romano Impero, deciso a difendere gli interessi spagnoli. In tutta risposta, Enrico fissò le proprie nozze con Anna per il 25 gennaio del 1533. La contrarietà dell’allora Lord Cancelliere Tommaso Moro (santificato come martire cattolico) condannò quest’ultimo alla destituzione e alla pena capitale per tradimento. Clemente VII dichiarò nulla l’unione e scomunicò il monarca inglese. Quest’ultimo colse la palla al balzo per liberarsi una volta per tutte dall’influenza del potere papale e prese una decisione destinata a cambiare per sempre la storia europea e non solo. Con l’Act of Supremacy, approvato dal parlamento inglese nel 1534, stabilì che il Re era «l’unico Capo Supremo della Chiesa Anglicana». Fu l’inizio dello Scisma con la Chiesa di Roma. Con il provvedimento si conferiva al Re l’autorità (tuttora in vigore) di designare le alte cariche ecclesiastiche, in primis l’Arcivescovo di Canterbury, primate della Chiesa Anglicana (oggi nominato dal primo ministro, in nome della Regina). L’iniziativa del Sovrano britannico trovò terreno fertile soprattutto nel nord Europa, dov’era maggiormente avvertita l’esigenza di riforme sul piano religioso che poi si tradusse nell’avvento del Protestantesimo. Dopo Anna Bolena (da cui ebbe una figlia, Elisabetta), condannata a morte per tradimento e incesto, Enrico si sposò altre quattro volte, e solo la terza moglie gli diede un erede, Edoardo VI che gli successe al trono nel 1547. La figura controversa del Sovrano inglese si rivelò, in ogni epoca, fonte d’ispirazione per letterati e drammaturghi, tra cui William Shakespeare che gli dedicò un omonimo dramma storico. Nel 2009 è stata resa pubblica dall’Archivio Segreto Vaticano la Causa Anglica, il documento con il quale Enrico VIII chiese l’annullamento del suo primo matrimonio. Consiste in una pergamena alta 2 metri e larga 1, recante i sigilli dei firmatari.
1554 – Viene fondata San Paolo in Brasile.
1563 – Viene costituita a Torino, capitale da quell’anno del Ducato di Savoia la Compagnia di San Paolo.
1755 – Viene fondata l’Università statale di Mosca.

Nati in questo giorno
Robinho – Nato a São Vicente (Brasile), è un ex calciatore, dal febbraio 2016 al 2017 attaccante della squadra brasiliana dell’Atletico Mineiro. Robson de Souza (questo è il suo nome completo), scoperto a 15 anni dal campione Pelé, nel gennaio 2018 si trasferisce in Turchia al Sivasspor ma un anno dopo passa all’İstanbul Başakşehir. Vi rimane fino al 7 agosto 2020, quando diventa un giocatore svincolato e poi si ritira. Nel 2005 arriva in Europa, al Real Madrid (per circa trenta milioni di euro), dove in tre stagioni totalizza 135 presenze (con 35 gol) e vince due scudetti. Gioca poi nel Manchester City e dal 2010 veste la maglia del Milan, vincendo lo scudetto 2010/11 e la Supercoppa italiana 2011. Nell’agosto 2014 il club rossonero lo manda in prestito al Santos, al termine del quale lo cede al club cinese Guangzhou Evergrande. Con la Nazionale verde-oro ha vinto una Coppa America (2007) e due FIFA Confederations Cup (2005 e 2009). Festeggia 39 anni.
Giorgio Gaber (1936/2003) – Il pubblico italiano lo chiamava affettuosamente il Signor G (dal nome del suo alter ego teatrale), per i critici è stato l’ultimo intellettuale di una generazione ormai estinta, un artista a tutto tondo in grado di dare il meglio di sé con il rock e con la scrittura teatrale, in TV o su un palcoscenico. Nato a Milano, come Giorgio Gaberscik, e morto a Montemagno di Camaiore nel gennaio del 2003, iniziò a strimpellare la chitarra fin da piccolo, entrando a 18 anni nel gruppo Rock Boys, formato da Adriano Celentano ed Enzo Jannacci. Con quest’ultimo e Luigi Tenco formò un gruppo tutto suo, i “Rocky Mountains Old Times Stompers”, con cui si fece largo sulla scena rock di fine anni Cinquanta. I successi nazionali arrivarono nel decennio successivo, con ballate pop come La ballata del Cerruti e “Torpedo blu”, che lo videro raccogliere consensi nelle principali kermesse, dal Festival di Sanremo a Canzonissima. Poi la svolta degli anni Settanta: scelse il teatro come sua dimensione ideale, alternando canzoni a monologhi che con spietata ironia ritraevano fedelmente la società di quel tempo. Dal quel momento divenne “Il Signor G”, uno sdoppiamento di se stesso, protagonista di spettacoli destinati a fare scuola. Autore di testi ricercati e d’impegno, lasciò canzoni ancora attuali, su tutte Il conformista e Io non mi sento italiano.

Eventi sportivi
1924 – I primi Giochi Olimpici Invernali. Nel 1921 il CIO decise che il paese organizzatore dei Giochi Olimpici, la Francia (Parigi 1924), avrebbe preparato, con il suo patrocinio, anche una “Settimana internazionale degli sport invernali”. A Chamonix-Mont-Blanc, dal 25 gennaio al 5 febbraio 1924, si svolsero 16 gare in sei discipline (Biathlon, Bob, Curling, Hockey su ghiaccio, Sci, Pattinaggio), cui presero parte 258 atleti provenienti da 16 paesi. L’Italia non vinse nessuna medaglia. Durante le giornate di gara, un congresso della Commissione internazionale dello sci, il 2 febbraio, decise la fondazione della FIS, Federazione Internazionale Sci. Nel maggio 1925, preso atto del successo della manifestazione francese, il CIO ritenne opportuno istituire i Giochi Olimpici invernali, da tenersi ogni 4 anni come quelli estivi. Le gare del 1924 vennero retroattivamente designate come i “I Giochi Olimpici invernali”.

Proverbio / Citazione
Gennaio fa il peccato, e maggio è il condannato.
“Date fiducia all’amore, il resto è niente” Giorgio Gaber